Marco Angelini| Yiannis Galanopoulos
“IMPRONTE”
10 ottobre – 25 ottobre
Opening 10 ottobre 2025 ore 19.00 | Borghini Arte Contemporanea | Roma
Venerdì 10 ottobre alle ore 19.00 la galleria Borghini Arte Contemporanea inaugura “Impronte” di Marco Angelini e Yiannis Galanopoulos.
Opere bidimensionali raccontano la persistenza di un gesto, di una luce che attraversa il tempo, di un’identità che si iscrive nella materia del mondo. Rappresentazioni del cosmo comunicano modi contemporanei di rappresentare la transitorietà e la migrazione nello spazio, come fuga dal pianeta terra. “IMPRONTE” ciò che rimane, ciò che viene percepito ma non sempre visto; attraverso processi additivi e astrazioni, si considera la superficie come un campo pluralistico, capace di contenere tracce, residui e impressioni stratificate. Opere che invitano ad abbandonarsi, ad interrogarsi su ciò che evocano, rinunciando al bisogno di spiegazioni.
Marco angelini, affronta diverse tematiche di ricerca: natura e tecnologia, tempo e memoria, dialogo interreligioso e dimensione del “sacro”, arte e scienza, energia e sostenibilità. In questo senso, le impronte luminose, come quelle lasciate dal Big Bang nell’universo, sono testimonianze di un passaggio, di un evento che pur consumato non cessa di esistere. Cattura queste tracce trasformandole in immagini che oscillano tra l’astrazione e la figurazione, tra il segno e la dissoluzione. La luce, in particolare, si fa elemento cardine di questa ricerca: essa imprime, modella, cancella, crea. La forma astratta interpreta perfettamente la sua poetica fluida e mutevole che suggerisce l'esistenza di molteplici realtà. Dice di lui la curatrice Maria Laura Perilli: “Angelini, sulla linea di Fontana, è alla ricerca di una nuova e personale concezione dello spazio artistico e tenta di raggiungere con le sue opere un equilibrio visivo e sistematico di forme”; Marco Angelini afferma: “l’opera d’arte deve fare da specchio all’anima, creando quel meccanismo di proiezione che consente di liberare ciò che è dentro”.
Yiannis Galanopoulos esamina nel suo ampio lavoro fotografico la relazione tra luogo immaginato, geografico e virtuale, le connessioni tra luogo e corpo, oggettualità e materialità, nonché l'interazione degli artisti con i media, gli spettatori e la società. L'arte, per lui, rappresenta un gioco mentale altamente creativo e senza fine, in cui le novità vengono sviluppate secondo regole e obiettivi flessibili; considera l’elaborazione artistica come un'espressione applicata di autorealizzazione e libertà di svago. Il suo lavoro spazia tra topografie immaginarie per rappresentare spazi e narrazioni, critiche all’autorità socio-politica della visualizzazione della salute, rivisitazioni mediante strumenti digitali della sua città natale, Patrasso. Dice di lui il Creative Director & Curator of Xposure International Photography Festival Simon Newton: “Le sue immagini sono territori mobili, in cui corpo, memoria e paesaggio si fondono in narrazioni visive fluide, lasciando tracce aperte al tempo e all’interpretazione.”