Issa Watanabe (Lima, 1980) è una delle più famose illustratrici latinoamericane degli ultimi anni. Il suo libro Migrantes, pubblicato in Spagna e in 18 paesi, ha ricevuto importanti riconoscimenti, come il Premio Libreter (Barcellona, 2020) e il Gran Premio della Giuria alla BIBF Ananas International Illustration Exhibition (Pechino, 2021). La carriera dell’artista è autodidatta: ha studiato lettere alla Pontificia Università Cattolica del Perù, in seguito ha vissuto a Maiorca, dove ha seguito alcuni corsi d’arte e successivamente ha fatto ritorno nella capitale peruviana per dedicarsi totalmente al lavoro creativo.
L’opera di Issa Watanabe è caratterizzata da un inconfondibile respiro poetico, che avvolge e svela gli scenari narrativi. Nei lavori più recenti l’oscurità funge da sfondo e contrasta con la luminosa finezza dei personaggi, colmi di allusioni profonde e sottili ironie che esaltano l’insieme. La tecnica da lei adottata le consente di raggiungere i suoi obiettivi: fa e rifà schizzi, colora a matita i disegni, li scansiona, li sagoma e li monta su un tela nera digitale, che trasforma in paesaggi uno dopo l’altro, grazie ad altri elementi cromatici. Belve, uccelli, animali in posizione eretta, che spesso fungono anche da simboli identitari, diventano nei suoi disegni l’allegoria della nostra varia e afflitta specie, che parte alla ricerca di uno spazio favorevole al suo sviluppo e cerca di legarsi in modo solidale.
Tra le opere illustrate da Issa Watanabe figurano El pájaro pintado (2009), La lavandera (2013), Las pequeñas aventuras de Juanito y su bicicleta amarilla (2013) e ¡Más te vale, mastodonte! (2013), che ha ricevuto il premio “A la orilla del viento” del Fondo culturale messicano. Questa mostra riunisce la serie Migrantes - i cui disegni sono stati esposti anche alla Fiera di Bologna e al Congresso Internazionale della Lingua di Cadice - e un nuovo libro di prossima pubblicazione, insieme ad altri componimenti recenti, in cui si può apprezzare la coerenza del suo lavoro.