Lucia Simone. Symbiosis
Open studio exhibition
a cura di Chiara Canali
Lucia Simone partecipa con un open studio exhibition all’ottava edizione di Rome Art Week progetto culturale promosso da Kou - Associazione per la promozione delle Arti visive, che quest’anno si svolge dal 23 al 28 ottobre 2023.
La mostra, intitolata Symbiosis, a cura di Chiara Canali, sarà visitabile dal 23 al 27 ottobre dalle ore 16.00 alle ore 19.00 presso lo Studio d’Arte di Lucia Simone in via Carlo Cattaneo 31, a Roma (citofono Studio d’arte Lucia Simone). Vernissage sabato 28 ottobre 2023, alle ore 18.00.
Lucia Simone (Perugia, 1986) è una delle più interessanti esponenti della cosiddetta Post-Internet Art, definizione coniata nel 2006 dall’artista americana Marisa Olson per descrivere il proprio lavoro e quello di alcuni artisti a lei vicini, diviso tra una pratica realizzativa tradizionalmente “offline” e un’attenzione molto forte nei confronti del surfing online. Secondo le sue parole Post-Internet Art significa letteralmente: "L'arte che produco dopo aver navigato in rete".
Ripresa successivamente dal critico e blogger Gene McHugh, la definizione si lega dunque ad una “estetica della rete”, in cui interfacce grafiche, immagini, contenuti prodotti in rete da chiunque sono prelevati, postprodotti, secondo diverse chiavi critiche di lettura, e riproposti in oggetti sia fisici (fotografie, pittura digitale, video e installazioni), sia digitali, come nel caso di raccolte di immagini su Instagram.
Lucia Simone, artista della generazione dei Millennials, opera secondo le metodologie della Post-Internet Art, rilegge la contemporaneità attraverso un attento lavoro di recupero di immagini che possono essere scattate direttamente da lei, recuperate da libri di storia della fotografia, prelevate da riviste patinate oppure selezionate sul web tra le migliaia di immagini free della Google Generation.
Tutto questo intricato repertorio iconografico viene filtrato attraverso un vero e proprio lavoro di post-produzione sia digitale che memoriale, in particolare rispetto ai temi portanti della natura e del paesaggio. Oggi i paesaggi della cultura contemporanea sono necessariamente attraversati e caratterizzati dalla presenza umana, in rapporto simbiotico: ne sono il riverbero e lo sfondo, anzi il collante, rivestono i corpi come una seconda pelle munita di tutte le protesi necessarie per spostarsi, incontrare, comunicare, condividere.
Lucia Simone non dipinge solamente paesaggi ma configura nuove esperienze estetiche a contatto con la natura, fatte di alterazioni, interferenze visive, codici numerici, glitch. Il digitale, attraverso gli strumenti del photo collage o del fotomontaggio, è al servizio della poetica di Lucia Simone offrendole una capacità ancora maggiore, rispetto ai media tradizionali, di riciclare, modificare, deformare, disgiungere e congiungere, ricostruire e infine inventare nuovi mondi che a loro volta vanno a definire nuove dimensioni psichiche e percettive.
In mostra una decina di opere realizzate a olio e con la tecnica del digital photo collage e digital painting su hahnemuhle che rivelano scorci di paesaggi lussureggianti e strabordanti, abitati da presenze visive perturbanti (IoES-The Ego and the ID, Oxygen) oppure ritratti di figure immerse nella natura o che fanno capolino dalla vegetazione, alla ricerca di un precario equilibrio (Opheliǝ, Symbiosis, Invasiveness, Gift).
Questa simbiosi uomo-natura per l’autrice dovrebbe innescare oggi un vero e proprio cambio di paradigma, in quanto il paesaggio è oggi sottoposto ad una azione di distorsione e prevaricazione da parte dell’uomo. Tuttavia, come afferma lo studioso e scienziato Stefano Mancuso, la natura e in particolare le piante rivelano i lineamenti di un comportamento intelligente: “Le piante parlano, comunicano. Utilizzando un linguaggio ancora in gran parte sconosciuto, mandano messaggi ad altre piante e all’ambiente circostante”.
Affascinata dalla filosofia neurobiologica di Mancuso, Lucia Simone ha ideato e realizzato dei progetti artistici che non si riducono alla dimensione intima dello spazio espositivo ma che ambiscono a trasformarsi in arte pubblica, come nel caso dell’opera Decadent Beauty (2023) con cui ha partecipato a un concorso indetto da @Legoodsociety per liberare la natura dall’uso indiscriminato della plastica. La sua opera, selezionata tra migliaia, è stata esposta sui maxi schermi a Time Square e nelle strade, dimostrando come la riflessione di un’artista visiva possa essere in grado di sensibilizzare silenziosamente ma attivamente l’opinione pubblica sullo stato di salute dell’ambiente.
Lucia Simone
Lucia Simone nasce nel 1986 a Perugia. Vive e lavora a Roma.
Si è laureata all’accademia di Belle Arti di Roma frequentando il quadriennio di Pittura e in seguito il biennio in Arti e Discipline dello Spettacolo. Ha svolto attività di assistente di pittura presso la cattedra di Gianfranco Notargiacomo. È presente nel VI Repertorio degli Incisori Italiani, editore Faenza.
Ha ricevuto diversi premi tra cui una residenza d’artista in occasione del Premio Internazionale FIG Bilbao, ha esposto in diversi musei tra cui Macro La Pelanda (RM), Austrian Museum of Folk Life and Folk Art e in luoghi di prestigio come Palazzo Montecitorio e Palazzo Vecchio in occasione del Premio Firenze. Personale di particolare rilievo è stata Uncanny presso Interzone Galleria (RM) dove è prevalsa l’attinenza a tematiche dal forte impatto emotivo. Tale ricerca si ripropone in Realtà Consumata presso Fondamenta Gallery con approfondimento sulla rivista Inside Art di dicembre 2018. Nel dicembre del 2019 ha svolto una residenza d’artista in uno degli atelier del MACRO ASILO (Museo Arte Contemporanea Roma). Alla fine del 2021 espone i suoi lavori alla Iaga Contemporary Art (Romania) con una personale dal titolo Signal Lost curata da Chiara Canali. Nel 2023 presenta due mostre personali curate da Saveria Colosimo: Mad World, presso la Galleria Gallerati di Roma e Last Flowers presso l’ex ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.
Di recente è stata selezionata come finalista per il Premio Luigi Candiani indetto dal SAC (Spazio Arte Contemporanea), e al Premio Arte Laguna la cui esposizione collettiva si è tenuta nel 2023 presso l’Arsenale di Venezia. Nello stesso anno, l’opera Decadent Beauty, è stata selezionata per una pubblicità progresso ed esposta per tutto il mese di luglio su maxi schermo presso le città di Eindhoven, Rotterdam, New York e Los Angeles.
Scheda tecnica
Lucia Simone. Symbiosis
Open studio exhibition
a cura di Chiara Canali
Studio d’arte Lucia Simone
Via Carlo Cattaneo 31 - Roma
Orari di apertura:
Dal 23 al 27 ottobre | 16:00 - 19:00
Vernissage 28 Ottobre 2023 | 18:00 - 21:00
Contatti:
Telefono +39 334 867 0574
Sito internet e profilo Instagram:www.luciasimone.it