Carolina e Ferdinando. E non sempre seguendo il dopo al prima

Gianluca Esposito in mostra fino al 12 gennaio 2025: sculture, incisioni, installazioni multimediali che esplorano artisticamente le relazioni fra Maria Carolina d’Asburgo Lorena, il marito Ferdinando IV di Borbone e il Regno di Napoli

Il Museo Napoleonico ospita dal 17 ottobre Carolina e Ferdinando. E non sempre seguendo il dopo al prima, un’esposizione che presenta diverse opere site specific in scultura, incisione, video installazione e contenuti multimediali realizzate dall’artista Gianluca Esposito. La mostra, visitabile fino al 12 gennaio 2025, è inserita nella manifestazione diffusa Rome Art Week, la settimana dell’arte contemporanea a Roma, giunta alla sua nona edizione.

 L’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ed è curata da Penelope Filacchione. Organizzazione Art Sharing Roma ETS con servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

 Gianluca Esposito porta avanti dal 2016 un lavoro di ricerca artistica incentrato sui due sovrani e, in particolare, su Maria Carolina d’Asburgo Lorena che, con alterne vicende, regnò a Napoli come consorte di Ferdinando IV di Borbone dal 1768 e fino ai primi anni del nuovo secolo.

 Non si tratta di una mostra storica, anche se si integra perfettamente nel museo dedicato all’epopea napoleonica, dove i due sovrani “legittimi” del Regno di Napoli, rivali dei napoleonidi, sono quasi del tutto assenti. Con uno stile quasi favolistico Gianluca Esposito si concentra sui rapporti umani tra Carolina, Ferdinando e la stessa città di Napoli. Al centro della mostra è il testo poetico scritto dallo stesso Esposito, dal titolo La canzone di Carolina: il genius loci della città si rivolge alla sovrana raccontandosi come luogo magico dove la realtà e la bugia si fondono e il tempo si capovolge, non sempre seguendo il dopo al prima. Il testo è illustrato in mostra attraverso incisioni a linoleografia che compongono un gigantesco libro d’artista site specific della lunghezza di oltre 5 metri.

 Le stesse incisioni sono state animate attraverso un progetto didattico che ha coinvolto l’artista, i docenti e gli allievi dell’Istituto Cine-TV Roberto Rossellini, giungendo a realizzare la video installazione esposta in mostra, dove a guidare il pubblico è proprio la voce narrante dell’artista: si tratta di un progetto particolarmente attento all’inclusione poiché, tra immagini, voce e sottotitoli, rende accessibile il testo poetico guida della mostra per ogni tipo di persone.

 Le sculture disseminate per il museo, fantastiche intromissioni contemporanee in una preziosa collezione di arredi e oggetti d’epoca, riecheggiano in maniera anche grottesca gli orologi da camino in uso nel XVIII secolo, nei quali Carolina si trasforma di volta in volta in treno, mostro bicefalo, centopiedi simbolico delle mille possibilità mai realizzate.

 Il percorso si chiude con una sontuosa tavola apparecchiata per due coperti in cui pietanze e stoviglie prendono vita autonoma e diventano esseri bizzarri, in cui la terracotta rivestita in bianco e oro si finge, senza riuscire, porcellana di Capodimonte.

 Ogni opera è integrata da contenuti multimediali attraverso i quali è possibile ascoltare la voce dell’artista che ne racconta la genesi e il significato: lo scopo non è tanto descrivere un’epoca storica, quanto esplorare l’imperfezione dei rapporti umani spesso condizionati dal pregiudizio e dagli equivoci, sebbene da questa complessità si producano frutti straordinari com’è appunto la città di Napoli che oggi conosciamo.

 Sabato 26 ottobre alle 16.30, in occasione di Rome Art Week, si svolgerà nel museo la conversazione I Borbone e il sogno di Napoli che metterà in dialogo l’artista con Marco Pupillo, curatore del museo, e con Penelope Filacchione, curatrice della mostra, evidenziando proprio la relazione tra l’arte e la storia, tra realtà storica – se essa esiste e si può definire – e licenza poetica. In questa occasione saranno anche esposti alcuni pezzi della collezione del Museo Napoleonico riferiti ai sovrani Borbone, solitamente conservati nei depositi.

 Durante il periodo d’apertura saranno inoltre previste attività didattiche per le scuole e per le famiglie curate dagli operatori di Art Sharing Roma ETS, inclusa una visita per il pubblico con la curatrice e l’artista.

 In occasione dell’inaugurazione, giovedì 17 ottobre a partire dalle 16.00, l’orario del museo osserverà un’apertura straordinaria fino alle 20.00.

Promotori

Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Organizzazione

Servizi museali

Art Sharing Roma ETS 

Zètema Progetto Cultura

 

Progetto scientifico a cura di

 

Art Sharing Roma ETS

Mostra a cura di

Penelope Filacchione 

Video animazione in collaborazione con

Istituto di Istruzione Superiore Statale Cine-TV “Roberto Rossellini” 

Partnership tecnica

Grafica

4Graph S.R.L.

Tania Russo

 

Info

Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)

www.museonapoleonico.it; www.museiincomuneroma.it

 

Ufficio stampa Zètema Progetto Cultura | Anna Maria Baiamonte | a.baiamonte@zetema.it

 

IUfficio Stampa Art Sharing Roma ETS | ufficiostampa@artsharingroma.it

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