"Imago Refracted" esplora gli intricati processi di rimodellamento e ricontestualizzazione di identità e percezioni. Il termine "imago" rappresenta un'immagine idealizzata o completamente realizzata, mentre "rifrazione" si riferisce alla curvatura e alla dispersione della luce, rivelando strati di significati nascosti. Questa mostra valuta criticamente la continua trasformazione di immagini e identità attraverso i prismi del tempo, dell'esperienza e della percezione. Addentrandosi in queste immagini rifratte, la mostra spinge gli spettatori a contemplare la fluidità e la complessità dell'autopercezione e dell'identità.
Emily Foster, nome d’arte Lemon, ritiene che gli oggetti raggiungano la permanenza attraverso l'esperienza soggettiva dello spettatore, considerando l'atto del guardare sia sacro che trasformativo. Il suo lavoro, caratterizzato da sottili cambiamenti di colore, tono, ombra e consistenza, esplora complessi concetti filosofici e l'interazione tra Oggetto e Soggetto, rendendo gli spettatori consapevoli del loro ruolo nella percezione.
Jes Gamble, ispirata da riflessioni ed esperienze personali, crea opere d'arte che esprimono il viaggio umano. L'esplorazione della forma umana di Gamble si addentra nel subconscio, catturando emozioni e ricordi da diversi percorsi di vita. La sua arte invita all'introspezione e all'empatia, ritraendo la vulnerabilità e la bellezza dell'esperienza umana.
"Imago Refracted" incoraggia gli spettatori a riflettere su come le identità vengono costruite e percepite, evidenziando la fluidità dell'autopercezione. Stimola un coinvolgimento più profondo con l'arte e una comprensione del ruolo dell'osservatore nel dare forma al significato. Come spiega la curatrice Stefania Marino, "Ho incontrato Lemon alla Barnes Foundation, quando abbiamo lavorato a stretto contatto. La nostra comune empatia per le lotte umane e il reciproco apprezzamento per la cultura italiana, radicati nel suo programma di scambio presso la Temple University, hanno costituito la base di un'amicizia duratura.
Mentre ero a Philadelphia, poco tempo dopo aver lasciato il Barnes, ho conosciuto Jes Gamble all'inaugurazione dell'Artemis Contemporary. Il nostro immediato legame e la crescente ammirazione per la sua arte evocativa hanno aggiunto un altro strato alla mia visione curatoriale per la mostra a Roma.
Mi è sembrata una decisione facile quella di includere queste due artiste in una mostra; ho riconosciuto che Emily e Jes, sebbene affrontassero temi simili da prospettive diverse, avrebbero creato un dialogo avvincente. Le loro opere combinate offrono una profonda esplorazione dell'esperienza umana, invitando gli spettatori a impegnarsi profondamente con temi di identità, percezione ed esistenza".
Stefania Marino è nata in Colombia e si è trasferita negli Stati Uniti con genitori adottivi italiani. Cresciuta tra gli Stati Uniti e l'Italia, è stata immersa in un vivace mix di culture che ha profondamente plasmato la sua visione del mondo. Questa educazione diversificata, unita alla profonda influenza di sua madre, ha nutrito il suo amore per l'arte. I suoi studi in arte e il tempo trascorso con altri creativi l'hanno portata in un luogo in cui l'arte è diventata un santuario, consentendole di esprimersi pienamente e trovare conforto nelle complessità delle esperienze altrui. Stefania Marino ha studiato alla University of the Arts di Londra. Ha lavorato brevemente alla Barnes Foundation di Philadelphia e in seguito ha collaborato a un progetto per l'apertura di una nuova galleria a Philadelphia nell'ottobre 2023.
Originaria di Memphis, Tennessee, Jes Gamble è un'artista interdisciplinare nota per esplorare le intersezioni di vari media. Si sono laureati in Belle Arti in Pittura e Disegno presso la Penn State University nel 2006 e hanno continuato a ricevere un Master of Fine Arts dalla Pennsylvania Academy of the Fine Arts nel 2011. Jes Gamble ha esposto in numerose gallerie e musei prestigiosi, tra cui il Musée d'Art Moderne de Paris, nel 2018. Traendo ispirazione da una serie di fonti, tra cui riflessioni personali ed esperienze umane, Jes Gamble crea opere d'arte che fungono da espressioni visive del viaggio umano. La loro esplorazione della forma umana va oltre il fisico, addentrandosi nei regni del subconscio e negli aspetti intangibili della nostra esistenza
Emily Foster, nome d’arte Lemon, è un'artista e un'educatrice interdisciplinare che vive a Philadelphia, PA, USA. Ha studiato all'estero alla Temple University di Roma nella primavera del 2019. Mentre era lì, frequentava Piazza Navona per giocare a scacchi. Attualmente lavora alla Barnes Foundation come Gallery Specialist, dove fa ricerche e tiene conferenze al pubblico sulla collezione. Il suo lavoro nasce dall'entusiasmo esplosivo che prova quando cerca di dare un senso a un nuovo modo di spiegare l'esperienza di essere vivi in un corpo autocosciente. Questo corpus di opere è costituito da spettacoli silenziosi, con sottili cambiamenti di colore, tono, ombra e consistenza. I concetti alla base di questi pezzi sono stati ricavati dall'analisi di testi e video sulla filosofia fenomenologica e femminista e sugli studi critici sui media.