PANTA REI?
Open studio di Rome Art Week 2024
Venerdì 25 ottobre 2024 ore 16,00/20,30
L’attuale successo di questo celebre aforisma attribuito ad Eraclito ma in realtà interpretato da Simplicio e da Platone, è legato alla nostra identità fluida e mutevole, al divenire costante della società contemporanea: all’accelerazione dei nostri ritmi di vita.
Il pensiero di Eraclito, in realtà molto più complesso rispetto alle successive interpretazioni, individua una costante tensione, un’armonia contrastante in tutto ciò che esiste. Michel nelle sue opere è proprio in cerca di quella trama di opposti che lega lo scorrere delle sue tele.
Alla tecnica impiegata nelle sue recenti creazioni con l’utilizzo di colore diluito come a generare il movimento, il fluire del tempo e dello spazio, ne sovrappone alcune altre, quasi nel suo divenire una promessa di stabilità armonica.
Il colore vive la tensione dei contrari, gioca a rincorrere sé stesso ispirato dal movimento circolare di Eraclito.
Così il pànta rei di Michel diviene un interrogativo esistenziale: la nostra identità fluida e mutevole può costituire la premessa a superare lo smarrimento? Può essere monito ad accogliere il cambiamento come fonte di crescita e rigenerazione? Può aiutarci ad abbracciare il mistero dell’esistere?