Frammenti... e altre storie - Personale di Vincenzo Giubba

Vincenzo Giubba, Pittore e Architetto pensava di aver detto tutto con "Frammenti" ma a volte i personaggi prendono vita propria e ti portano verso altre storie

Un ritorno alla pittura che segna una svolta nella vita artistica di Giubba che affronta temi legati al suo percorso creativo che, per anni, aveva lasciato da parte per dedicarsi all’Accademia Italiana di Arte Moda e Design, che ha fondato e diretto per oltre 40 anni e portato ad altissimi livelli.

Riprendendo in mano alcune sue opere che ha frammentato, riducendole nelle loro dimensioni, Giubba si riappropria del passato, rivisitandolo e riproponendo alcuni personaggi e archetipi in chiave contemporanea. 

L'uso del bianco nei ritocchi emerge come un simbolo di purificazione e rinnovamento, sottolineando il desiderio dell'artista di proiettare le proprie opere verso nuove dimensioni di significato e interpretazione. Luca Monti, noto critico d'arte, ha definito la mostra una “retrospettiva e operazione alchemica”, ponendo l'accento sull'aspetto iniziatico e sulla ricerca di una nuova luce che caratterizza il percorso di Giubba.

Ma, come spesso accade, i personaggi, le storie cominciano ad avere una vita propria e... urge rappresentarla, qui la sensibilità dell'artista è stata quella di impegnarsi a cogliere questa urgenza.

Così nasce "Frammenti.. e altre storie", in cui le opere del M° Vincenzo Giubba del 2023 - 2024 saranno esposte insieme ai "frammenti" alla galleria Spazio Mecenate di Roma dal 15 Ottobre al 1 Novembre 2024

Il nuovo periodo ha prodotto opere piene di ironia, con una simbologia profonda e arcana la cui interpretazione viene lasciata al fruitore che dovrà trovare la risposta all’enigma.

Un soggetto bendato e giocoso irridente ad una realtà pericolosa e tenebrosa; simbolo dell'uomo di oggi, sempre in equilibrio tra passato e futuro, sempre a galla nonostante i pericoli e gli ostacoli... un eroe del nostro tempo quello rappresentato dal Maestro nelle sue nuove opere. 

Scrive la critica d'arte M. Chiara Strappaveccia nel testo critico nel catalogo della mostra "Frammenti" già ospitata nell'Aprile 2024 :  Come Kazimir Malevich che nella seconda fase della sua attività rivalutò le proprie tradizioni culturali e diede spazio a un’arte motivata dal sentimento e legata alle emozioni, ovvero quell’indagine estetico-concettuale che fu definita dai critici come una “quinta dimensione”, anche Giubba raffigura gli oggetti nella sua pittura come espressioni della propria interiorità, in quanto introiettati e fatti riemergere in forme nuove e personalizzate, con una logica d’insieme che contraddistingue l’ “arte alogica” del grande maestro di origini polacche.

Le esperienze disciplinari ed interdisciplinari con  l'arte visiva, la moda, il design, la fotografia, la scenografia... portano Vincenzo Giubba ad entrare in contatto con artisti, designer e personalità del mondo dell'arte, della moda, del cinema e della cultura. Stilisti del calibro di Vivienne Westwood, Carla Fendi, John Richmond, Ermanno Scervino, Elio Fiorucci, Roberto Capucci, personalità del mondo del cinema come i registi Franco Zeffirelli, James Ivory, lo scenografo da Oscar Gianni Quaranta, artisti come Michelangelo Pistoletto, Silvano Campeggi, il fotografo Oliviero Tocani, Gli architetti-designer Andrea Branzi, Alessandro Mendini e tanti altri che si sono dati appuntamento all'Accademia come ospiti per dare l'opportunità ai giovani di entrare in contatto con i maestri. 

Nel 2016 gli viene assegnato il premio internazionale "Le Muse" per la sua attività di sostegno alla creatività giovanile, di promozione culturale e artistica (Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento, Firenze). 

Nel 2018 per le edizioni Nardini il maestro racconta oltre 30 anni di attività in un libro-intervista: "Il metodo del creativo" - Nicolas Ballario incontra Vincenzo Giubba, prefazione di Francesco Merlo, 2018. 

Organizzatori

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