Mostra fotografica e pittorica di Andrea Colarieti e Simona Benedetti.
Sin dai tempi di Leonardo da Vinci, l’animo umano è stato oggetto di indagine, mistero e rappresentazione. Leonardo, nei suoi studi sul volto e sul gesto, cercava di cogliere i moti interiori dell’uomo, quelle variazioni impalpabili che attraversano lo sguardo, le mani, la postura, diventavano per lui segno visibile dell’invisibile.
San Tommaso d’Aquino, con la sua visione teologica, definiva i moti dell’anima come le passioni che muovono l’uomo verso il bene o verso il male, forze sensibili che, se guidate dalla ragione, diventano strumento di virtù.
Secoli dopo, Cartesio li descrisse come meccanismi naturali, movimenti dell’animo e del corpo uniti in una danza invisibile: l’incontro tra mente e cuore, tra spirito e materia.
In questo solco antico, ma sempre attuale, si muove la mostra “I Moti dell’Anima”, dove Andrea Colarieti e Simona Benedetti traducono in linguaggi diversi la luce e il colore, le tensioni, le fragilità e la bellezza del sentire umano.
Nelle fotografie di Andrea Colarieti, un solo volto diventa il teatro di infinite trasformazioni interiori. Attraverso un unico soggetto, il fotografo indaga la molteplicità dell’animo umano: la quiete e il turbamento, la forza e la vulnerabilità, la luce e l’ombra che abitano ogni individuo. Il volto si fa specchio universale, icona mutevole dell’emozione. Le sue immagini, sembrano sospese nel tempo, riprendono la ricerca leonardesca del movimento interiore, traducendo in immagine ciò che non può essere detto.
Attorno a queste visioni si sviluppa l’universo pittorico di Simona Benedetti, un percorso fisico e simbolico in cui lo spettatore è invitato a camminare tra grandi teli sospesi dal soffitto fino a terra. Queste superfici vibrano come veli o respiri profondi, lasciando che il visitatore si immerga letteralmente nei moti dell’anima: attraversandoli, sfiorandoli, ascoltandoli. La pittura di Benedetti è istintiva, materica, viscerale: un linguaggio che non rappresenta l’emozione, ma la evoca, la lascia accadere.
“I Moti dell’Anima” è dunque un viaggio dentro l'animo umano, un dialogo tra ragione e istinto, tra il visibile e l’invisibile. Un invito a guardare non solo ciò che si mostra, ma soprattutto ciò che si muove dentro di noi.