Pianista, compositore e insegnante, nasce a Roma, si diploma in pianoforte jazz nel 2013 presso il Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone e nel giugno 2016 consegue l’abilitazione all’insegnamento della Music Learning Theory secondo Edwin E. Gordon, e diventa insegnante associato all’Audiation Institute.
Segue numerosi seminari di perfezionamento jazzistico come InJazz Fabriano, Jazz in Laurino, Labro InJazz e Siena Jazz Summer.
A partire dall’anno 2012 fa parte della New Talents Jazz Orchestra, big band ufficiale dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, diretta dal Maestro Mario Corvini. L’intensa attività concertistica vede questa formazione in location prestigiose tra le tante: la Casa del Jazz di Roma, L’Auditorium Parco della Musica di Roma, Villa La Mortella (Ischia), il Teatro Nuovo di Milano, il Festival “Jazz&Wine” di Montalcino, il Macro di Testaccio (Roma), la necropoli di Cerveteri e Tarquinia e il tetro Palladium di Roma.
L’Orchestra ha inciso già nel 2015 “Omaggio a Duke Ellington” per JazzIt Records e nel 2016 “Extempora” registrazione prodotta direttamente dal Parco della Musica Records. La NTJO vince a marzo 2018 il bando SIAE “Sillumina”, portando il progetto “Our Monk” in location prestigiose lungo tutta la penisola. Con il chitarrista argentino Emmanuel Losio collabora nel progetto “Two For The Road” jazz duo, con cui incide il disco “Sentieri” in giugno 2015. L’album riceve ottime critiche e sale in classifica nella Top 200 Release Jazz Charts di Hong Kong, all’86° posto. Dal 2014 collabora con la cantante Piera D’Isanto nel progetto “The Sound Pills”, di impronta word music, e nel 2019 incide con il patrocinio dell’Istituzione Universitaria Concerti il progetto inedito “TiEsseO’”.Ha collaborato con Mario Corvini, Marcello Allulli, Stefano Di Battista, Javier Girotto, Daniele Tittarelli, Massimo Nunzi, Marcello Rosa, Enrico Pieranunzi, Ferdinando Faraò, Carla Marcotulli, Franco Bolignari, Jesse Davis, Fabrizio Bosso, Greta Panettieri, Ronney Cuber, Maurizio Giammarco, Natalino Marchetti, Susanna Stivali.