Hadeel Azeez

Dati e contatti

Hadeel Azeez

Artista visiva vive e lavora in Italia a Roma, nata a Baghdad, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti, si trasferisce in Italia nel 2003 poco prima dello scoppio della guerra in Iraq.

Questo periodo è segnato da una fase embrionale di studio e sperimentazione in cui Azeez si concentra principalmente sui ritratti e partecipa a diverse mostre personali collettive.

Tra le sue principali attività espositive si elencano: nel 2011 la mostra personale Infiniti dettagli (Bari, Galleria Formaquattro), esposizione che introduce le prime installazioni e nuove iconografie su tela: particolari anatomici ingranditi, accompagnati da versi di poeti arabi.

Nello stesso anno seguono la mostra personale Transiti all’Università degli studi Suor Orsola Benincasa (che custodisce la tela intitolata La luna) e la collettiva a Castel dell’Ovo, Le ceneri della Fenice.

Nel 2013, presso l’ambasciata irachena di Roma, ha luogo Sensi, mostra che accoglie un importante corpus di opere dell’ultimo quinquennio.

Tra il 2013 e il 2018 partecipa a diverse esposizioni nella capitale, tra cui La mente artistica, al Teatro dei Dioscuri al Quirinale (2014), inoltre, il suo intervento site specific all’interno del MAAM, Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz città meticcia, Fuggiasco dalla mia casa alla mia casa, opera realizzata su un’ampia porta scorrevole, che rimanda a ogni vano tentativo di fuga da se stessi, dalla propria casa interiore.

Sono anni di incontri, ricerca appassionata, in cui lo stile di Azeez muta, evolve, dando origine a un nuovo linguaggio segnico fatto di infiniti filamenti sinuosi, realizzati prevalentemente con l’inchiostro nero della penna a sfera, che generano masse informi di straordinaria potenza espressiva. Uno stile, quest’ultimo, che s’impone nella mostra personale Storia di una liberazione nella Galleria Horti Lamiani Bettivò arte contemporanea (2018) e nel 2019, in occasione della mostra Intrecci d’arte alla Gallery of Temple University Rome e nell’ambito del Macro Asilo – spazio polifunzionale che trasforma il museo in un organismo vitale e accogliente – in cui espone diverse opere nella stanza atelier 2.

Nell’estate del 2020 è una delle protagoniste della terza edizione della BIAS – Biennale internazionale di arte contemporanea sacra e delle religioni dell’umanità - con Circular and infinite, animazione accolta dalla Fondazione Orestiadi di Gibellina (Sicilia). Convinta sostenitrice del dialogo interculturale, prende parte a progetti sperimentali quali il Matriarchivio del Mediterraneo. Grafie e Materie (M.A.M.), una piattaforma digitale finalizzata a conservare la memoria di artiste emergenti, operanti nell’area del Mediterraneo, e lo spettacolo teatrale Feminae forme elette (Roma, Sala Umberto, nel 2018; Bologna, Teatro Duse, nel 2019), omaggio alla forza creativa delle donne, per cui realizza le opere di scena.

A Dicembre 2021 racconta la sua storia e arte nel progetto collettivo Moving On, prodotto e creato da Eefje Ludwig, assieme al team di MAPS, per la National Geographic Society.

A maggio 2022 la mostra personale - Le Figure Segrete Dietro Ogni Parola - è ospite a palazzo Sant'Elia a Palermo. Le opere della mostra entrano nella collezione della Fondazione Orestiadi di Gibbellina nell’ottobre dello stesso anno dove saranno esposte nel Museo delle Trame del Mediterraneo.

A dicembre 2022 Hadeel Azeez riceve il Franco Cuomo International Award.

A giugno 2023 si è svolta la mostra personale WATER al Capitoliumart - Spazio all'Arte di Roma. 11 opere inedite tra cui tre opere destinate a diventare una videoinstallazione di immagini in movimento intitolata The Three Waves and Gratitude un'opera con meccanismo di rotazione.

Il critico d'arte Prof. Marco Meneguzzo nel suo testo Essere Fluido, pubblicato sul catalogo della mostra WATER, descrive l'opera di Hadeel Azeez, [...] Hadeel Azeez fa parte di questa “riscoperta”, pur essendo un’artista giovane: potrebbe essere considerata l’estrema propaggine di un lungo percorso linguistico che ha introiettato questo discorso sulla scrittura, e che lo ritrova alla chiusura del cerchio, nelle proprie radici culturali, come punto di partenza e contemporaneamente di arrivo della “propria” globalizzazione.

Il curriculum organico viene visualizzato solamente per gli artisti iscritti a CertArt che abbiano inserito le attività. Scopri di più su certart.com