Carla Pugliano

Dati e contatti

Di indole tumultuosa e inquieta il desiderio di dipingere si è rivelato nel tempo spontaneamente e con una certa prepotenza, emergendo negli anni più recenti come un bisogno primario, irrinunciabile nutrimento per l’anima quale strumento di distacco dalla quotidianità del vivere. Nell’illusoria sfida di fissare il tempo, e di vivere la propria interiorità attraverso l’atto creativo, asseconda questo “sacro bisogno” nella sperimentazione continua, avvertendo l'urgenza di esprimersi attraverso il materiale pittorico, fino al ritrovamento di una naturale dimensione del proprio esistere.  Le prime opere riflettono uno stile impressionista, successivamente influenzata dall’arte barocca ha approfondito la sua ricerca artistica nella pittura del Romanticismo, Accademico e Simbolismo. Fin dalle sue prime apparizioni, ottiene lusinghieri riconoscimenti di pubblico e critica, ciò la spinge a procedere nella sua avventura d’artista. Tra le ultime tappe del suo percorso: nel 2020 un Master di livello internazionale con il Maestro Roberto Ferri, ciò consolida in lei l’amore per il figurativo; nel 2021 giungono gli apprezzamenti del professor Vittorio Sgarbi che la presenta in una personale svoltasi nel cuore di Roma. Nel 2022 una personale di oltre 30 opere  nel Sito Unesco del Sacro Monte,  dove arrivano i riconoscimenti di Daniele Radini Tedeschi (storico dell’arte / curatore della Biennale di Venezia) e di  Rolando Bellini (docente all’Accademia di Brera e Torino,  Critico d’arte e museologia all’Università Internazionale di Arte di Firenze). Nel 2023 una personale nel cuore della sua città che genera una particolare attenzione e ulteriori riconoscimenti.

Oltre alla sua prolificità artistica, Carla Pugliano ha svolto un ruolo attivo nel mondo dell'arte e ha contribuito in diversi modi alla sua promozione e sviluppo. Ha agito come curatrice di eventi artistici, collaborando con enti territoriali per organizzare mostre ed esposizioni. Inoltre, ha condiviso la sua expertise artistica come giudice di commissione esaminatrice in alcune competizioni. Ha anche partecipato a numerose mostre nazionali e internazionali di grande prestigio, dimostrando la sua presenza significativa nella scena artistica contemporanea. Tra queste : Biennale di Lisbona - Arte Cristà 2023; XIV Florence Biennale 2023; la Biennale di Milano - International Art Meeting, la Milano Art Design Week. Ha inoltre esposto le sue opere in istituzioni di alto profilo tra cui la Fondazione Modigliani di Roma, la Villa Reale di Monza, il Museo del Cedro di Santa Maria del Cedro e l'Ambasciata del Bahrein a Roma, Il museo dell’Acqua di Laveno; la Galleria Milanese – Brera.

Tra gli altri importanti riconoscimenti che ha ottenuto, figurano il "Premio Luigi Predetti," il "Premio Internazionale d'Arte 'Maestri a Milano'," e il prestigioso "World Best Artists Prize 2023," un riconoscimento internazionale dedicato all'eccellenza artistica.

Vittorio Sgarbi (Stralcio)

La tecnica sapiente dell’autrice conferisce alle opere un’immediata attrazione. Il corpo nudo o seminudo del soggetto sembra essere la sua ossessione in ogni sua opera…Una ricerca inesausta di posture corporali capaci di raccontare stati d’animo in movimento, l’emozione colta nella sua estensione, nella carne. II risultato è sorprendente. Ogni dettaglio presente nella tela è una “nota" intonata che entra in armonia col tutto. L’empatia dell’osservatore è immediata. Le pose che il soggetto assume le riconosciamo perché

ci appartengono, le abbiamo espletate o solamente viste nell’altra…. I colori e la tecnica pittorica enfatizzano il segno realistico dell’opera fino a trasferire la narrazione in un altrove mitologico. …Verbum caro factum est, così intitolerei quel percorso. Il passaggio che Pugliano compie è quello successivo, dal corpo alla rappresentazione, che è compito dell’arte. L’autrice non dimentica l’invisibile, lo spirito delle cose, che emerge dalle contorsioni dei corpi, vere e proprie coreografie che trasformano in danza, quindi musica, il racconto. È Schopenhauer che distingue la musica dalle altre arti, perché in essa non è più rintracciabile nessun riferimento al mondo concreto e il suo linguaggio è universale. È la sensazione che si prova nell’incontro con queste opere. Le forme di quei corpi vibrano fino a comporre un suono. Dalla vista all’udito, questo è il “senso” che l’osservatore utilizza mentre subisce la fascinazione delle immagini e il ritmo si insinua nell’intimità di chi guarda, quel luogo dove non ci sono forme perché sono tutte disciolte. È il luogo della follia, dell’emozione, che la Donna abita da sempre. È là che il logos non trova dimora. È il luogo dell’Amore. L’autrice ha dimorato in quel luogo ed ha raccontato a noi cosa ha vissuto, da cosa è stata attraversata.

 

Daniele Radini Tedeschi (stralcio)

La produzione di Carla Pugliano cela una minuziosa analisi “warburghiana” della storia artistica rapportata alla contemporaneità…In un indefesso soppesare di tecnica e creatività, l’arte di Pugliano trae linfa da maestri di ogni nazionalità sorvolando il preraffaellismo, per guadagnare riprese più ecdotiche. ..Tra le pieghe di sapienti panneggi si riconosce un’attenzione anatomica alle membra, solcate da protuberanti costole e vertebre, giammai rappresentazioni meramente virtuosistiche, bensì riflessione dei tumulti interiori dei soggetti. I corpi appaiono contratti o distesi, visuali proiezioni della psiche. Scorrono dinanzi all’osservatore ritratti estatici o in conflitto con l’Es, ripiegati su se stessi in protettive pose. Spirito umano e al contempo panico, i personaggi si fondono con gli elementi naturali riflettendo le proprie tribolazioni  laddove persino le nature morte talvolta divengono compagne del pessimismo cosmico, latrici di umani patimenti. In tutta la produzione le figure non appaiono mai completamente di schiena; talvolta si ricorre al profilo, sino a giungere a drammatiche riprese frontali …. l’artista tesse una storia d’amore col colore e a lei più che interessare la scena, la vicenda o il soggetto preme trattare la solitudine, l’abbandono, la mestizia. Dipingere allora diviene un viaggio nei sentimenti più profondi dove Pugliano lascia di sé quelle tracce più intime, dando agli altri il rumore dei suoi passi e le sue paure. “  “ …nei quadri di Pugliano emerge una qualità molto alta degli incarnati  attraverso le varie velature e i mezzi  toni, un'epidermide trattata con una maestria davvero notevole, e questa è una cosa importante perché l’incarnato è la parte del quadro che rappresenta la tradizione e quindi rappresenta un realismo, però poi c'è il soggetto che spesso deriva da tematiche mitologiche o da forme ideali e visioni dell'artista e questo si collega ad una matrice  più surreale, intorno vediamo degli sfondi  che hanno un carattere a volte astratto e quindi queste tre istanze che si uniscono portano poi la pittrice ad essere molto originale. … L’arte di Carla non è un'arte autoreferenziale ma è un’arte rivolta a tutti, rivolta alle persone, ….va bene la perfezione della maestria, della Tecnica pittorica, però ci deve essere dietro un bel  messaggio e questo messaggio di Pugliano, così incisivo e pregnante per i nostri tempi, la rende una protagonista importante della contemporaneità…”

 

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