Palmerino Masciotta

Dati e contatti

Sono nato nel 1956 a Schiavi di Abruzzo, un piccolo paese a 1200 mt sul livello del mare. La mia infanzia è stata caratterizzata da grandi spazi e un forte legame con la comunità, elementi che hanno forgiato la mia personalità sia umana che artistica.
Ho sempre avuto la passione per qualsiasi forma d’arte. Ho iniziato a fotografare a 16 anni con una macchina Zeiss di mio padre. All’epoca come quasi tutti stampavo le mie foto in B/N in uno sgabuzzino di fortuna. La mia prima macchina fotografica, una Canon AE1, l’ho comprata usata a 23 anni.
Con l’avvento del digitale ho passato un lungo periodo senza più fotografare.
Ho ripreso a fotografare grazie al mio smartphone, e ho presto intuito che potesse diventare un mezzo espressivo dotato di una sua specifica dignità. Così ho potuto intraprendere un percorso fotografico originale, al quale ha contribuito la pratica dello Yoga che porto avanti da alcuni anni.
La disciplina dello yoga mi ha portato a fotografare in modo tale che il percepire andasse oltre la percezione fisica, sono alla ricerca di un modo di fotografare che vada oltre i sensi mi piacerebbe che il mio fosse uno sguardo che avesse la capacità di “vedere con l’intuizione spirituale”.
Henri Cartier-Bresson diceva: “Fotografare è mettere sulla stessa linea di mira testa, occhio e cuore. E’ un modo di vivere“.
Attualmente porto avanti una ricerca fotografica sul “Non-so-che e il quasi-niente” che trova ispirazione nei testi del filosofo V. Jankélevitch.

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