Francesca Tulli

Dati e contatti

Nata a Roma dove vive e lavora. Diplomata in scultura all’Accademia di Belle Arti di Roma, ha esposto in spazi pubblici e privati oltre che in Italia a Boston, Buenos Aires, Ginevra, Helsinki, Pechino, Ubud. Ha esposto regolarmente in mostre personali nelle gallerie: Maniero a Roma, Binz &Kraemer a Colonia e Lipanjepuntin Artecontemporanea a Trieste. Nel 2018 la sua opera “UMANA NATURA” è stata collocata nel Parco di SCULTURE IN CAMPO a Bassano in Teverina (VT) e nel 2020 si sono inaugurate due personali “Mutanti”, alla galleria KOU di Roma, e “Sculture” nel Giardino del Palazzo Comunale di Latina.


Le sue opere sono state esposte  nella mostra le “Altre opere – Artisti che collezionano Artisti” a Roma,  nelle sede del Museo Napoleonico (2021) e del Museo Bilotti  (2020), al Padiglione Italia alla 54° Biennale di Venezia (2011), “Premio Fabbri” Villa delle Rose (MAMBO) Bologna (2009), “Sguardo Trasversale” Museo Civico di Colonia (2002) ed alla Quadriennale di Roma (1996),  e si trovano nelle collezioni della BNL PARIBAS, Banca d’Italia, Comune di Latina e Galleria Comunale di Arte Moderna di Roma.
La sua attività artistica si sviluppa parallelamente tra pittura e scultura con soggetti che, differenti nei due ambiti, diventano complementari nella personale interpretazione di una oggettività visionaria e complessa sempre in bilico tra reale e surreale.

Le opere pittoriche, in bianco e nero o audacemente coloristiche, rappresentano spesso scorci di interni di abitazioni apparentemente confortevoli che, per gli inusuali punti di vista, diventano stranianti e inquietanti. Nei lavori recenti i soggetti dei quadri sono tappeti che sembrano agitati, tormentati da un movimento sotterraneo o risucchiati da vortici ambigui e misteriosi.Nella scultura la ricerca dell’artista si indirizza verso una figurazione che affronta instabili equilibri dinamici. Figure in bronzo e terracotta talvolta deformate o “mutate” dialogano e si integrano con elementi di materiali diversi come ferro, fotografia, sabbia e luci a led. Le teste tra il classico e il futuribile, hanno volti sempre privi di sguardo, come di esseri arrivati da spazi siderali ma che allo stesso tempo ci appaiono familiari, assorti in un profondo dialogo con sé stessi alla ricerca di un altrove interiore e misterioso.

Il curriculum organico viene visualizzato solamente per gli artisti iscritti a CertArt che abbiano inserito le attività. Scopri di più su certart.com