BIAGIO CASTILLETTI: UN’ARTE NON PREVEDIBILE
Ci sono storie che si raccontano con la tavolozza ed un pennello.
Ci sono storie di viaggi intorno al mondo che si raccontano con una siringa riempita ad acrilico; vi sono storie di vita vissuta che si raccontano con la resina, la colla, la fotografia, con frammenti di lattine, di cartelloni pubblicitari e perforatrici di diversi formati.
Ma soprattutto la storia è possibile leggerla decodificando i colori di un’esistenza personale, anagraficamente contemporanea ma ricca di un vissuto senza tempo, come si riscontra osservando il lavoro di Biagio Castilletti.
Biagio Castilletti, artista siciliano, è l’autore di opere d’arte in cui tutte queste storie si sovrappongono ma non si cancellano; si arricchiscono senza appesantirsi di retorica; si sfumano mantenendo a fuoco il punto di vista; si sgretolano lasciando in evidenza il primo piano.
In ciascuno di questi casi sono opere in cui prevale il senso nostalgico del ricordo. Esse appartengono ad un momento creativo topico, un unicum stilistico in cui Biagio Castilletti si riflette inconsapevole e a cui difficilmente egli da seguito con altre serie di lavori della stessa matrice. La cifra tuttavia si mantiene intatta e trova conferma nel fruitore esperto che riconosce in Biagio il talento sotteso alla coerenza del medesimo stile. Biagio Castilletti possiede una particolare indole esplosiva che gli impedisce di arrestare la propria creatività pronta a liberare già nell’istante immediatamente successivo al compimento di una prima opera. Nel carattere dell’artista persiste l’idea brillante e inafferrabile come l’argento vivo della creazione senza soluzione di continuità, secondo la quale portato a termine un progetto, l’incipit del successivo già appare all’orizzonte. (…)
Miriam Castelnuovo
(dal testo critico in catalogo)