Marco Polo Rivera nasce a Lima, in Perù, nel 1982, dove sin da bambino, precocemente attratto dall’ Arte, attraverso il disegno dona concretezza ai suoi pensieri e alle sue emozioni; trasferitosi in Italia, nel 2000, prosegue il suo percorso di formazione accademica all’ Istituto d’ Arte di Anagni ma è l’ esperienza della fruizione dal vivo dei grandi capolavori dell’ Arte classica e rinascimentale ad influenzare ed indirizzare i suoi studi, permettendogli di approfondire la sua ricerca.
Questi sono gli anni in cui studia la prospettiva, le assonometrie e il disegno dal vero, l’ impatto con le bellezze architettoniche di Roma e il confronto con la scultura classica diventa stimolo per iniziare a modellare l’ argilla e, alla ricerca di forme nello spazio, realizza bassorilievi a tutto tondo.
La produzione artistica di Marco Polo Rivera si articola nella dimensione del figurativo, diversamente declinato nella scelta dei soggetti, in essa confluiscono il bagaglio nozionistico acquisito e la necessità di tradurre i propri sentimenti: l’ artista, alla continua ricerca di uno stile personale, attinge al repertorio stilistico e formale delle correnti pittoriche che lo hanno maggiormente influenzato intrecciando ad esso l’ antinaturalismo delle forme e dei colori.
I soggetti dei suoi dipinti, prelevati dal mondo reale, sono realizzati con una modellazione sintetica e spigolosa, collocati sulla tela in posizione dominante vengono proiettati in una dimensione irreale accentuata dal carattere acceso e dissonante della tavolozza: l’ artista attraverso l’ utilizzo dei colori ad olio, stesi puri o con precise mescolanze cromatiche, bilancia la luminosità, la trasparenza e l’ opacità a proprio piacimento mentre l’allegorismo degli elementi che inserisce, anche a completamento delle opere, amplifica il loro significato contenutistico.
L’ attività artistica di Marco Polo Rivera può essere idealmente suddivisa in fasi alle quali coincidono diversi approcci alla materia pittorica dati da uno studio costante volto al miglioramento tecnico e stilistico: sovente l’ artista torna ad intervenire sulle tele, a distanza di molto tempo, modificandole o stravolgendole in toto soddisfacendo le sue esigenze creative date dal momento.
Marco Rivera concepisce l’ arte come il prolungamento di un bisogno di espressione personale generato dall’ impulso dell’ estro, che si concretizza nella creazione dell’ opera d’ arte solo dopo un processo di conoscenza e sperimentazione continua ed incessante, ma raggiunge la completezza solo nel rapporto “creazione-fruizione”, certo dell’ ruolo sociale dell’ artista testimone della contemporaneità,
Dott.ssa Ilaria Giacobbi
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