Francesca Cesaroni è nata a Roma, dove vive e lavora.
Psicologa, psicoanalista junghiana, formata in ambienti psichiatrico fenomenologici, ha svolto attività clinica privatamente e prevalentemente in contesti universitari - Policlinico Università La Sapienza di Roma; ha insegnato Psicopedagogia dal 1995 al 1999 alla facoltà di Psichiatria del Policlinico Universitario di Napoli.
Nel 2006 lascia l'esercizio professionale e la ricerca teorico-clinica per la ricerca artistica, attuando un cambiamento radicale nell'esteriorità dei modi e degli strumenti espressivi, scegliendo la scultura e l'immagine fotografica come mediatori preferenziali, ma mantenendo la stessa centralità dell' attenzione sull'Uomo e sul suo mondo interno, sulle dinamiche relazioni con l'altro da sé, sulle tematiche del Narcisismo, fil rouge di tutta la sua ricerca intellettuale.
Nel 2008 ha realizzato una personale di sculture e lavori fotografici a Roma, in v. Giuseppe Montanelli 11, all'interno di spazi di sua progettazione architettonica, dal titolo Luoghi per Narciso, curata da Ludovico Pratesi. (Rass. Stampa: La Repubblica 12-1-08 di Cecilia Cirinei; AD Architectural Digest apr.2008).
Ha esposto in alcune collettive italiane (gall. Enzo Mazzarella- Roma 2009 per "Nessuno tocchi Caino"; Palazzo dei principi di Carpegna - Carpegna - ediz. 2007-2008. Nel 2010-12- 15 per Electronic Art Cafè a cura di Umberto Scrocca e Achille Bonito Oliva.
Nel dicembre 2013 realizza una personale, mostra /performance, dal titolo "Architetture del Sè" curata da Achille Bonito Oliva (video online su
youtube https://www.youtube.com/watch?v=qAQ9v5qsxOY ) 15 fotografie di grande formato e tableau vivant sulla complessità delle tematiche interiori, rappresentazioni di immagini interne dell'Uomo contemporaneo. (exibart, arte.it ...)
Da giugno 2019 realizza una personale di 12 sculture e 8 fotografie dal titolo Eros e sue Ombre, a cura di Gianni Mercurio, con la gallerista internazionale Marisa Del Re, centrata sull'ambiguità della figura di Eros nella vita amorosa. Palazzo Venier - Roma. (Rass. Stampa: "TGR Lazio https://www.rainews.it/tgr/lazio/notiziari/video/2019/06/ContentItem-121c38a5-eca9-4921-88f3-30bfc1b71646.html; Sky TG24 28-6-19; Radio Godot 25-6-19 https://www.mixcloud.com/massimiliano-bianconcini/foodie-in-town-395-stagione25-giu-2019/; Corriere della Sera 25-6-19 of Angelo Bucarelli; Il Tempo 27-6-19 of Gabriele Simongini; Il Messaggero 28-6-19; Trovaroma 27-6-19; Ansa 19-6-19; ADN Kronos 25-6-19; AGR Press 27-6-19; Arte 07-2019; Exibart 19-6-19; Artribune 26-6-19).
La mostra EROS e SUE OMBRE è a Palazzo Venier, Salita del Grillo 17.
Ad aprile 2022 inaugura la mostra personale "AFRODITE IL SUO AMANTE ARES E I LORO FIGLI " dove affronta il tema della guerra attraverso la lente universale della mitologia e del rapporto fra le figure del mito, temi spesso presenti nel suo lavoro artistico. (Rassegna stampa :Corriere della Sera - Il Messaggero)
Nel dicembre 2023 inaugura la personale "ULTIMI" a favore di Emergency
a cura di Angelo Bucarelli.
"ULTIMI è il titolo di un'installazione di Francesca Cesaroni che porta su di sé la rappresentanza di chi non ha voce.
Volti di persone, senza una precisa identità, né di genere né di provenienza, che emergono solo parzialmente, dal basso, con gli occhi ben aperti sul mondo, su noi tutti, sfidando la nostra indifferenza ma senza poter ancora respirare e senza poter parlare, non essendo ancora in grado di emergere e far affiorare sè stessi come un' umanità compiuta e partecipe.
Può saltare alla mente facilmente il migrante in preda ai marosi, inerme, ma in questi volti ancora non emersi ci sono anche moltitudini di donne e uomini senza possibilità di emergere poiché privati dei loro diritti fondamentali, violati nei loro corpi, defraudati della libertà, della dignità, della forza di reagire. A loro è stato tolto tutto ciò che per molti di noi è scontato e acquisito da generazioni.
Ecco : loro ci osservano.
Non potranno dimenticare le offese subite.
Ma potrebbero divenire parte diun' umanità compiuta e partecipe.
Dipende anche da noi."
Francesca Cesaroni
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