Marilu’ Giare’ è un’artista eclettica che ama esplorare l'arte a 360 gradi. Pittrice, decoratrice, giornalista, scrittrice, fotografa, nutre da sempre una profonda passione per il disegno, la pittura, la piccola scultura e la decorazione. Laureata in comunicazione con indirizzo estetico e master in comunicazione sociale, ha approfondito le tematiche inerenti l’arte e la relazione umana.
Ispirata sin dalla tenera età dai bellissimi ritratti di una cara zia paterna inizia ad amare colori e matite e disegna piccoli volti su qualsiasi supporto. Trae impulso anche dai bellissimi lavori creativi dei suoi genitori.
Negli anni ‘90 si allontana dal mondo dell’arte per seguire un prestigioso progetto in ambito informatico. Ritiene che ogni esperienza possa essere un bagaglio prezioso per la vita ed ha la fortuna di poter frequentare esponenti geniali e visionari del salotto informatico romano. Fa tesoro del bagaglio di esperienze innovative.
Nel 2000 apre un atelier di Arte e decorazione nel centro storico di Roma e, come docente, svolge numerosissimi corsi ed è presente in numerosi eventi dedicati al mondo della pittura e della decorazione. Unisce l’amore per l’arte con quello della scrittura ed inizia a collaborare con delle case editrici realizzando pubblicazioni dedicate a tecniche decorative e pittoriche.
Come artista ama modellare, scolpire, strapazzare, colorare e dipingere su diversi supporti. Da anni attenta alle tematiche ambientali ha proposto workshop dedicati ad up-cycling e riciclo creativo. Ama esprimersi anche attraverso pensieri poetici che in questo caso tiene ben celati. Ritiene che ogni sperimentazione possa essere utile per esprimere ed arricchire la creatività di ciascuno di noi. Insegna pittura e tecniche decorative da oltre 20 anni.
Il suo percorso artistico si è focalizzato dall’iniziale ricerca improntata ad espressioni figurative per giungere a narrazioni visive improntate su ricerche cromatiche, modulazioni materiche ed articolazioni astratte. L’intento di seguire un flusso emozionale, per dar vita ad un mondo che va oltre quello del riferimento visivo, si collega ad una necessità espressiva vista come urgente e salvifica.
Ha partecipato a diverse mostre in Italia e all’estero.