Claudio Loy
Loy Claudio: un'anima in viaggio tra musica, pittura e parole.
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Loy Claudio: un'anima in viaggio tra musica, pittura e parole.

Cagliari, terra di luce e vento, è il punto di partenza di una storia artistica intensa e fuori dagli schemi: quella di Loy Claudio, artista poliedrico la cui creatività non ha mai conosciuto confini. Già in adolescenza, mentre molti suoi coetanei cercavano sé stessi, Loy si muoveva con naturalezza tra mondi paralleli: la musica, la scrittura e la pittura.

Fin dai primi anni, la sua penna dava vita a testi cantautoriali per altri artisti, mentre si immergeva nello studio della chitarra acustica alla Scuola Civica di Musica e Arte di Cagliari. Parallelamente, coltivava la sua passione per la pittura attraverso corsi di arte figurativa, in cui esplorava l’intersezione tra colore e suono, tra armonia visiva e musicale.

La Sardegna è solo il trampolino: durante i suoi viaggi in Europa, porta con sé la sua chitarra e i suoi pennelli, esibendosi in piccoli locali, ma anche partecipando a mostre collettive e estemporanee in città come Londra, Vienna, Stoccolma e Barcellona, e in location come NVMEN la galleria del colosseo la Bauhaus Home Gallery, a mostre internazionali della regione Sardegan in monasteri a busacchi all'isola della Maddalena e a Villa Piercy con la curatrice d'arte Ilaria Giacobbi. In quel periodo, la sua pittura affonda le radici in uno stile figurativo impressionista, dove le immagini raccontano emozioni sospese nel tempo.

Poi qualcosa cambia.

Inizia un periodo più introspettivo, onirico: scrive quattro romanzi thriller-noir, nati da sogni lucidi e visioni interiori, elaborati e trasformati in trame complesse e affascinanti. Un passaggio naturale, forse, per chi vive l’arte come forma di necessità, come strumento per dare forma al mondo interiore.

Nel frattempo, anche la pittura evolve. Dall’accademismo impressionista, Loy si avvicina a una dimensione più materica e contemporanea, influenzata dalla Pop Art del Novecento. Durante corsi di pittura creativa, scopre che il pennello è un limite, una barriera. Così decide di eliminarlo. Inizia a dipingere con le dita, a mescolare pastelli a olio, colori ad olio, legno, tessuti e materiali di recupero, dando vita a opere uniche, autentiche, viscerali.

La scrittura si ferma, ma torna la musica. Nasce TDK, il suo alter ego musicale. Un progetto misterioso e affascinante: maschera sul volto, identità celata, e tre EP che mescolano cantautorato ed EDM, prodotti con Hell Max Produzioni di Milano. Partecipa come finalista a Sanremo Rock, Music Theatre e altri contest, portando la sua visione sonora in giro per l’Italia.

Poi, un’illuminazione. Un ponte invisibile si costruisce tra tutte le sue passioni: musica, pittura, scrittura. Inizia così a dipingere su copertine originali di vinili 78 giri degli anni '50, trasformandole in opere uniche che ritraggono icone musicali degli anni '60 e '70. Usa pastelli e pittura a olio, fondendo passato e presente, suono e immagine, in un'esperienza artistica completamente nuova.

Loy Claudio non cerca l’unicità. Ma è l’unicità a trovare lui.

Il suo percorso è un continuo attraversamento di mondi, un viaggio dove ogni forma d’arte si nutre dell’altra, dove la materia diventa musica, e la musica si fa colore. Un artista senza etichette, senza confini, ma con una visione chiara: vivere l’arte come estensione naturale dell’anima.


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