BIOGRAFIA
Rossella Papacchini fin da ragazza subisce il fascino delle arti figurative tanto da portarla a riempire fogli, blocchi e quant’altro di colori a tempera, gessetti, matite….
La voglia di sperimentarsi e di indagare su altri linguaggi visivi,la porta a iscriversi nel 1982 al corso di fotografia all’Accademia di Belle Arti di Viterbo,esperienza questa che la porterà alla pubblicazione di alcune sue foto nel libro “Arte e Accademia” edizione 1988.
- Nel 1992 crea uno studio di pittura e da autodidatta, si dedica alla pittura su vetro ceramica e peperino realizzando diverse mostre personali e collettive.
Non contenta della sua formazione autodidatta, nel 2002 si iscrive al corso triennale di pittura nella Scuola di Arti Visive “Next” arrivando così a perfezionare tutte le tecniche, dall’acquerello alla matita dal gessetto all’olio agli smalti….. utilizzando vari supporti; tele, cartoncini, mattonelle di ceramica, vetro, stoffa, metallo….
Presente in 126 mostre con opere su tela, su vetri e ceramiche…., in gallerie e in altre location, partecipa a concorsi in diverse località italiane ed estere riscuotendo consensi di pubblico e critica, alcune località sono:
Venezia, Torino, Bassano del Grappa, Milano, Ferrara, Lucca, Padova “Fiera”, Firenze, Cesenatico, Roma, Terni, Chieti, Macerata, Lanciano, Tarquinia, Caserta, Bari, Anacapri, Palermo, Parigi, Bruxelles, New York, Tokio.............
Ottiene diversi premi per concorsi, alcuni sono:
- “Trofeo Eiffel”a Parigi,
- Menzione speciale al concorso Premio “Tirasacchi”
di Vetralla,”
- 3° Premio Internazionale di Pittura Scultura e grafica
Boè”Palermo 2008,
- “Premio Giotto” Padova 2009
- “3° Premio Internazionale Arcaista” di Tarquinia 2009,
- 1° Premio Concorso “Fiori hai balconi”,
- 1° Premio della critica nel concorso “Ad Art” 2012,
- Premio“Città di New York”,
- Premio “Tokio”di Palermo,
- 4° “Premio Internazionale Arcaista” di Tarquinia….
.- E’ inoltre stata presente alla “Fiera di Padova”
2009 e in permanenza alla
galleria “Giò Art” di Lucca 2010,
- Collabora con la Whirlpool per il progetto
“Innovative Tradition Art &Design” del 2012,
- Permanenza al museo di arte contemporanea
“G. Sciortino” di Monreale.
- Presente con le opere nel libro edito dalla
Mondadori “Il teorema dell’Arte”
di Massimo Stefani con prefazione di Vittorio Sgarbi e introduzione di Paolo Levi
- Presente nel libro “ Fra le file dell’arcaismo” di
Paolo Levi edito dalla Mondadori
- Presente sul C.A.M. della Mondadori n°46
- Presente sul catalogo generale della 1°Biennale Internazionale Arte di Palermo
Presente su “Artisti” a cura del Prof. Vittorio Sgarbi
- Presente su “Italiani” a cura del Prof. Vittorio Sgarbi
- Presente su “Maestri” e “Grandi Maestri”
Selezioni d’Arte Contemporanea
- Presente inoltre su “Boè” “Effetto Arte” e su
molti altri Annuari e riviste d’Arte
Contatti; Cellulare: 3299531328
Sito web: www.rossellapapacchini.it
E-mail: info@rossellapapacchini.it
Facebook: rossella papacchini e rossella papacchini gallery
Istagram: rossellaartista
Alcuni critici hanno scritto di lei…………..
Prof. VITTORIO SGARBI
Non giurerei che la pittura di Rossella Papacchini sia d’impronta surrealista, laddove per surreale dovremmo intendere, in coerenza con quanto dissero e fecero i suoi pionieri storici, ciò che si manifesta in termini di almeno apparente illogicità rispetto all’ordine costituito dell’abituale.
Un cielo che faccia piovere uomini in bombetta e cappotto, come capita nella Golconde di Renè Magritte, è surrealista rispetto al nostro concetto abituale di pioggia, che non contempla la possibilità di far scendere dal cielo altro che acqua o un suo derivato.
C’è, nelle opere della Papacchini, questa sfida alla logica di ciò che ci risulta abituale?
Non mi pare, e quando succede ho l’impressione si tratti di un effetto collaterale, piuttosto che di una finalità davvero ricercata.
Io ci vedrei altro: la Papacchini non gioca con la realtà abituale, non si diverte a scombinare la fragilità di certezze spesso al limite del luogo comune. Semmai, la scavalca a piè pari.
Perchè è altrove che ritiene di dover cercare i significati primi, rispetto ai quali qualunque logica o illogica apparenti sarebbero solo incidenze occasionali.
Non si danno, questi significati, per proclama diretto, per sacra scrittura.
Al contrario, si rivelano in maniera ambigua, di non semplice e univoca interpretazione, e non sappiamo se ciò sia imputabile alla loro effettiva, complicata viscosità o ai limiti delle nostre facoltà di comprendonio.
Se c’è qualcosa che può risultarci utile, in questo tentativo di arrivare a una verità che sopravviva alla realtà del contingente, è l’intuizione, piuttosto che la metodica razionale.
Credo che esista un termine che meglio di altri sia in grado di etichettare il campo concettuale appena esposto: irrealtà.
Quella della Papacchini è pittura di irrealtà, nel senso di realtà altra, di soprannaturalità, come lo sono la Metafisica e, con attinenza ancora maggiore la madre da cui la Metafisica trae origine, il Simbolismo.
In ciò che questa pittura ci fa vedere, non dobbiamo cogliere quello che più ci appartiene, ma quello che sentiamo lontano, andando al di là delle nostre esperienze fattuali.
E’ in quella lontananza, epifanica, spiazzante, terribilmente suggestiva, che può nascondersi il segreto del tutto, che può essere, naturalmente, anche il nulla.
Prof. PAOLO LEVI
“ ….la pennellata sicura nella ricerca di una dimensione che oltrepassi quella spaziale, Rossella Papacchini compie un percorso interiore che è approfondimento di una propensione elegiaca.
In un’atmosfera sognante e senza tempo, pervasa da sentimenti malinconici,l’occhio dell’osservatore si fa tramite di percezioni emotive che lo pongono in un rinnovato rapporto con la realtà.
L’opera pittorica di Papacchini conduce in una dimensione evocativa ponendo la quotidianità in un altrove quieto e silenzioso dove l’anima trova riposo nella contemplazione”
Prof. PAOLO LEVI
Le narrazione pittoriche di Rossella Papacchini trovano origini da visioni interiori ritratte con acume psicologico. Le sue composizioni lasciano sempre un velato senso di mistero….L’artista opera con tratto sicuro e tonalità intense,organizzati in efficaci contrappunti chiaroscurali,conferendo realismo alla visione che si apre davanti all’osservatore in una proiezione di ampie campiture, dove emergono i protagonisti, cose o persone di una narrazione densa e ritmata…..”
Prof. PAOLO LEVI
con riferito all’opera “L’Attesa” “….non so sino a che punto la solitudine di questa donna, di questo corpo femminile seduto a leggere un libro a cui affida il suo sguardo attento sia la solitudine esistenziale del vuoto….è l’appagamento invece di chi vive bene con se stesso nella luce solare dove la figura femminile ha una sua apollinea bellezza di donna realizzata…. Un corpo dipinto con leggerissime sfumature tonali in cui prevale la luce, una luminosità che completa la scena di una immobilità, di un’esistenza che non chiede altro se non quello di essere lasciata in pace dal rumore del mondo…..
Dott.ssa ELENA CICCHETTI
…Si può definire l’Artista dall’ingegno poliedrico.
La sua arte è varia e mista di tecniche, riesce a mettere perfettamente in evidenza l'io irrequieto, ma sensibile.
Le piace provare stimoli da ogni spunto, così è riuscita a perfezionare la sua preparazione tecnica con costanza e serietà, riuscendo perfettamente nel suo scopo.
I soggetti ricorrenti nelle opere di Rossella Papacchini sono sempre ricchi di sentimenti ed emozioni che si susseguono come in un linguaggio di cromaticità e coerenza con uguale intensità.
Le sue opere sono espressione di uno stimolo per l’ispirazione e la fantasia.
I suoi lavori sono raffinati e gradevoli all’occhio dell’osservatore in qualunque opera e con qualsiasi tecnica. Le sue realizzazioni su vetro sembrano fragili come la sua anima, le sue ceramiche ferme come la sua volontà, i suoi dipinti sono immagini espressive del suo carattere. ….le sue opere sono espressione della sua Anima….”
Dott.ssa ELENA CICCHETTI
“ Le opere di Rossella Papacchini sono sempre ricche di emotività …..la pittrice ricompone nella visione pittorica emozioni e sentimenti originati da una realtà naturale, in modo ordinato,espressivo, creando atmosfere pacate, romantiche, dai colori talvolta vivaci.
La fantasia è oggetto importante di alcuni dipinti, in cui cerca di sviluppare, con tecniche pittoriche miste, sensazioni emotive che colpiscono l’occhio dell’osservatore.
Sicuramente è una pittura realista. Si può definire pittrice di sogni e memorie dove ogni sua creatura è narrata con poesia.
Dall’io sensibile e vivace riesce a dare un’impronta di emozione percepibile dall’osservatore.
Dott.ssa ELENA CICCHETTI Naturalezza, emotività, fantasia, un carattere forte che dimostra nel suo Io una sapienza concreta nel saper vivere e realizzare le proprie visioni.
Disponibile e sensibile, sa rincorrere i suoi sogni come nessun altro al mondo.
Si può definire la pittrice delle fantasie surreali
Dott. SANDRO SERRADIFALCO
“L’artista Rossella Papacchini possiede una sintassi compositiva di grande robustezza e spessore tecnico.
Accostata ad un innato talento riesce a produrre tele che esaltano la realtà rivestendola con una patina di suggestivo,caldo fulgore.
L’impeto creativo di Rossella Papacchini si misura con le vaste possibilità di ispirazione, incontrate dagli artisti, riuscendo a tirare fuori il romantico celato in ogni oggetto.
Un volto femminile, una finestra accesa, un lenzuolo steso, non sono li a caso ma fanno parte di un progetto estetico che si realizza prima nella sua mente, e poi sulla tela.
Nasce così spontanea l’armonia del rappresentato, vivono in essa segno colore e luce, non soltanto per produrre buona arte ma per celebrare l’estetismo puro e la meraviglia del cosmo”
Dott. STEFANO SOLIMANI
Poche volte nei miei lunghi itinerari alla ricerca di nuove suggestioni dell’arte mi sono imbattuto in artisti capaci di evocare nella mia mente paesaggi dell’anima come Rossella Papacchini.
L’arte in lei è pura poesia, fatta di ricerche cromatiche che appartengono più all’inconscio che alla realtà dei sensi: sono vere escursioni nel mondo del non vissuto, nostalgie solenni e disarmanti solitudini.
In Rossella Papacchini e quindi di conseguenza nelle sue opere, convivono passioni inespresse forze ancestrali che si fronteggiano in una guerra senza fine, una guerra di perenni attese che la veste di quiete romantica non riesce completamente a nascondere.
Aldilà di viali interminabili, di finestre spalancate, di orizzonti miti si agitano gli spettri di turbamenti antichi e l’arte si fa carico, con sapiente forza narrativa, di farci sentire la presenza di essi.
Grande è il messaggio di Rossella Papacchini quando diventa la lirica più pura di una natura che grida in silenzio, tutto l’amore possibile per un’umanità dolente e perduta che solo la bellezza può condurre verso l’assoluta e definitiva redenzione
Dott. DINO MARASA’
“L’ espressione pittorica di Rossella Papacchini denota un grande ed innato talento che si accompagna ad una perfetta conoscenza delle tecniche realizzate.
L’ ottima figurazione di romantico respiro ci regala sul supporto paesaggi, scorci, volti che sono tutti delle metafore della complessità del mondo e della percezione umana, il nostro animo rimane affascinato e prova emozioni diverse e d’intensità variabile.
La Papacchini riproduce questi livelli di intensità con il sapiente dosaggio cromatico e le infinite sfumature della tavolozza, attuando in ogni sua opera un nuovo percorso di ricerca espressiva ed estetica.
Si serve anche di un dosaggio luminoso che conferisce un dinamismo notevole ai costituenti il suo palcoscenico.
Tutti i supporti più comuni, legno, tela, ceramica, vengono impreziosite dalle gocce del colore e dal segno dell’artista, elevandosi al rango di opera d’arte”
Dott. DINO MARASA’
“Calde e accattivanti cromie avvolgono le figurazioni della pittrice Rossella Papacchini.
I suoi personaggi femminili sono immersi in una luce calda,rassicurante, volta a riecheggiare le vibrazioni del loro animo.
E’ una pittura istintuale, basata su un valido talento signico e cromatico, sincerità espressiva e spessore narrativo misto a umanesimo.
Un’esperienza, la fruizione delle opere della Papacchini,che risulta alquanto appagante e piacevole e, indubbiamente, gradito momento di arricchimento dello spirito e dell’estetica”
Prof. Ass. Smithsonial Ist. Anthropology Dpr. Washington D.C. STEFANO LEONARDI
“Il pennello è mosso dalla mano e dal braccio ma, contrariamente a molti pittori, quello di Rossella è collegato alla sofferenza della propria anima ed è questa che consegna il colore al disegno alla tela alla ceramica e al vetro …
…. le sue realizzazioni non si basano sulla ricerca esteriore ma su quella interiore…
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