Giovanni Tommasi Ferroni
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Dati e contatti

Giovanni Tommasi Ferroni nasce a Roma il 12 novembre 1967 da una famiglia toscana di artisti da diverse generazioni, oltre al padre Riccardo, si annovera il nonno, Leone, lo zio, Marcello (entrambi pittori e scultori di grande talento), e la sorella Elena, raffinata pittrice con la quale ha esposto in diverse occasioni all’inizio della sua attività. Sin da bambino dimostra una notevole propensione per il disegno. Dopo gli undici anni inizia a frequentare lo studio del padre e, in estate, a prendere lezioni di disegno dallo zio Marcello, nello studio di scultura di quest’ultimo a Pietrasanta (LU). Proseguirà nella disciplina del disegno classico ponendo particolare attenzione allo studio dell’anatomia. Il suo primo quadro lo dipinge a sedici anni, ma la sua vera e propria attività di pittore comincia solo dopo aver conseguito la maturità classica nel 1986 iniziando a lavorare presso lo studio del padre e studiando contemporaneamente storia dell’arte presso la facoltà di Lettere dell’università La Sapienza di Roma. La sua prima personale risale al 1991 presso la galleria “Il Gabbiano” di Roma. Nello stesso anno partecipa alla fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea “Art Chicago” e alla mostra “Le conchiglie” presso la galleria Lilia Leoni di Roma. Nel 1992 è presente all’Arte Fiera di Bologna e partecipa alla mostra “Cara Duchessa” presso la galleria “Borgobello” di Parma. Nel 1994 espone alla “Philip Mouwes Art Gallery”di Amsterdam e partecipa a Roma, a Palazzo Chigi, alla mostra “Un sogno che cambia il mondo” a cura della Casa Editrice Psicoanalisi Contro. Nel 1995 è, di nuovo, presente a Roma con una personale alla galleria “L’Indicatore” e, nello stesso anno, con la mostra collettiva “W il cinema, omaggio ai primi 100 anni del cinema” organizzata dalla galleria “Il Gabbiano”. Dal 1996 inizia a esporre soprattutto all’estero, in particolar modo presso le “Steltman Galleries” di Amsterdam e New York dove, sempre nel 1996, partecipa alla collettiva “European Figurative Art”. Sempre presso le “Steltman Galleries” tiene mostre personali nel 1997 ad Amsterdam, nel 1998 a New York, nel 1999, 2000, 2002, 2004, 2005, 2007 ad Amsterdam. Nel 1997 a Roma espone alla mostra “Le proposte del Gabbiano” organizzata dalla galleria “Il Gabbiano” e, nello stesso anno, partecipa a una collettiva allestita a Buenos Aires nelle sale della galleria “Vip Arroyo”. Nel 1999 viene presentata ad Amsterdam una sua monografia curata dal critico americano Donald Kuspit. Nel 2000 esegue l’ovale di navata per il Duomo di Pietrasanta (LU). Nel 2001 partecipa alla mostra “Emozioni belliniane nella pittura contemporanea” presso il Museo “Sandro Parmeggiani” di Cento (FE). Lo stesso museo gli dedica, nel 2002, una mostra antologica dal titolo “Miti e Vanità: dipinti di Giovanni Tommasi Ferroni”. In questa occasione viene pubblicata una monografia curata da Maria Censi e Francesco Basile. Sempre presso il Museo “Sandro Parmeggiani” espone, nel 2003, nella mostra “La maniera moderna del Rosso Fiorentino e la pittura di oggi”. Nello stesso anno partecipa all’esposizione dal titolo “L’età delle illusioni mancate” presso il Palazzo Mediceo di Seravezza (LU). Tra il 2003 e il 2004 esegue cento disegni che illustrano, canto per canto, la “Divina Commedia”di Dante Alighieri. Nel 2004 ha luogo una sua personale presso la galleria “Il Tempietto” di Brindisi. Nel 2005 è presente alla rassegna d’arte “Realisme 05” ad Amsterdam e alle collettive “Uroburo o dell’Eterno Ritorno (omaggio a Jean Cocteau)” presso l’Archivio di Stato di Parma e “Lo Zodiaco: sogni segni simboli” alla galleria Davico di Torino. Nel 2006 il Museum Jan van der Togt di Amstelveen (Olanda) gli dedica un’ampia mostra antologica che riscuote un notevole successo di pubblico. In questa occasione viene presentata una monografia con un testo di Philippe Daverio che, l’anno precedente, aveva realizzato su di lui un servizio nella fortunata trasmissione televisiva “Passepartout” in onda su Rai 3. Sempre nel 2006 partecipa alla rassegna d’arte “Realisme 06”, alla mostra “Quartet –MKokocinski,G.Possenti.A.Pompa G.Tommasi Ferroni “alla galleria “Davico” di Torino e, infine, al “Premio Michetti 57°. Laboratorio Italia” a Francavilla al mare (CH) a cura di Philippe Daverio. Nel 2007 è invitato alla mostra “Antologia della figurazione contemporanea” a cura di Alberto Agazzani e Gilberto Algranti presso lo spazio “Figurae” di Milano. Sempre nel 2007 espone al Museo “Sandro Parmeggiani” in una mostra collettiva dedicata ai Tommasi Ferroni (Riccardo, Elena e Giovanni) e partecipa alla mostra “Hypnos e Thanatos”, curata da Alberto Agazzani, presso il Centro di Promozione Culturale “Le Muse” di Andria. Nell’estate dello stesso anno espone insieme alla sorella Elena, alla moglie Maya Kokocinski Molero, al suocero Alessandro Kokocinski e al pittore cinese Zhou Ziwey in una mostra itinerante che parte dalla città Bou tou, nella Mongolia cinese, fino alla città di Pechino. Nel 2008, presso le sale della Galleria Chiari di Roma, è annoverato nella collettiva “Sogni” curata da Alberto Agazzani. Sempre nello stesso anno espone in occasione dei giochi olimpici in una mostra di arte contemporanea con artisti provenienti da 80 paesi del mondo (“Olimpic Fine Arts 2008”) presso l’Olimpic Fine Arts Museum nella città proibita di Pechino. Nel 2009 esegue sei grandi tele dedicate ai miti di Perseo e Mercurio per il teatro dell’ex convitto Palmieri di Lecce. In questa occasione nella stessa sede viene allestita una sua mostra di disegni sulle “Metamorfosi di Ovidio” e viene pubblicato un catalogo curato da Antonio Cassiano. Nel 2009 partecipa anche alla mostra “I grandi allievi della scuola romana di Riccardo Tommasi Ferroni” presso la Galleria San Marino-Palazzo Arzilli nella Repubblica di San Marino, e alla mostra “San Francesco e Chiara d’Assisi” presso il Palazzo Ducale di Massa. Nel 2010 espone alla galleria “Franco Senesi Fine Art” di Positano . Nel 2011 partecipa a due iniziative speciali promosse dal Padiglione Italia in occasione della “54. Esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia per il 150° dell’unità d’Italia”: la mostra “Artisti per Noto e altrove. L’ombra del Divino nell’arte contemporanea” presso Palazzo Grimani a Venezia, e la mostra dei 100 artisti laziali ritenuti più rappresentativi presso il Palazzo di Venezia, nei prestigiosi saloni del piano nobile. Al 2011 risale pure la sua personale presso la galleria d’arte di Palazzo Bontadosi a Montefalco (PG) organizzata in collaborazione con la “Selective Art Gallery” di Parigi. Nel 2012 partecipa a Roma all’esposizione dal titolo “Partita a scacchi col mistero”, curata da Tiziana Gazzini e Tiziana Quattrucci presso la Galleria nel Giardino della Fornarina in via Porta Settimiana 8, dove vengono esposte anche opere del padre Riccardo, della sorella Elena e della moglie Maya Kokocinski Molero. Sempre nel 2012 presenta alcune opere presso la “Lotus Art Gallery” di Bangkok e, nello stesso anno, si registrano tre personali: la prima dal titolo “Tauromachie Montefalchesi” presso il Complesso Museale di San Francesco a Montefalco (PG); la seconda ad Amsterdam presso la “Morren Galleries”; la terza presso la “Selective Art Gallery” di Parigi. Nel 2013 partecipa negli Stati Uniti all’esposizione “I have come to you again – Blessed John Paul II” a cura di Francesco Buranelli al Michael J. Sheehan Center, Lubbock (Texas), con tappa anche al St. Louis Museum of Art (Missouri). Nel 2013 è invitato ad eseguire un quadro dal vero presso il Museum of Humanities di Zoujtajao,distretto di Shanghaj,Cina,e partecipa alla mostra “The bridge of humanities” tenutasi nello stesso luogo. Nel dicembre del 2014, nella Chiesa e nel Chiostro di Sant’Agostino a Pietrasanta (LU), viene inaugurata la mostra “Tommasi – ab imis”, dedicata all’ampia produzione artistica della famiglia Tommasi, partendo dal nucleo centrale delle opere di Leone Tommasi, capostipite della dinastia di artisti e proseguendo con Marcello Tommasi, Riccardo Tommasi Ferroni, Giovanni ed Elena Tommasi Ferroni. Nel 2015, su invito di Vittorio Sgarbi, espone alla mostra “Expo Arte Italiana”, evento nell’ambito di Expo Milano 2015 ospitato nelle sale di Villa Bagatti Valsecchi di Varedo (MB). Nel 2016 è selezionato per la mostra “7 Artisti in 7 Chiese per il Giubileo della Misericordia”, un progetto artistico-religioso che si articola contemporaneamente lungo un itinerario giubilare comprendente sette chiese del centro storico della città e della diocesi di Roma: nella Basilica dei Santi Apostoli in Roma espone una sua Crocifissione. Sempre nel 2016 presso il castello Acquaviva d’Aragona di Conversano si tiene la mostra curata da Cesare Biasini Selvaggi“Giovanni Tommasi Ferroni,la rinascita degli eroi” . Nel 2017 si tiene una sua personale alla “Morren Galleries “ di Utrecht(Olanda) e partecipa all’esposizione “Dreamscape” ,Traun (Austria) Nel 2018 espone in una personale dal titolo”Capricci,rapsodie e variazioni sul tema del mito” presso la Silber Gallery di Roma,e ,sempre a Roma, viene organizzata un’altra personale dal titolo “Giovanni Tommasi Ferroni,contemporary BaRock” ideata e curata da Cesare Biasini Selvaggi ,presso la “Borromini art Gallery / Eitch Borromini”. Ancora nel 2018 viene invitato dal ministero della cultura e dello sport del Kazakistan ad eseguire in loco due opere ispirate alla città di Astana in occasione dei vent’anni dalla sua fondazione,opere acquisite dal “National Museum of Kazakhstan” e gli viene dedicata in qualità di ospite d’onore la diciassettesima Biennale d’arte di Saint Leonard de Noblat (Francia). Nel 2019 si tiene una sua personale dal titolo”Deliri Barocchi” curata da Massimo Rossi e Carla Mazzoni a Roma,presso Palazzo Santa Chiara . Nello stesso anno partecipa alle mostre “Ineludibile richiamo delle muse “ a Spoleto ,all’interno del Menotti Art Festival e “oltre lo sguardo dell’opera”a Roma,presso “Palazzo Santa Chiara”,ambedue curate da Carla Mazzoni e si tiene una sua personale dal titolo” Visioni mistiche “nella chiesa di San Francesco/ polo museale di Gualdo Tadino, curata da Catia Monacelli . Nel 2020 espone presso le grafiche Tacconi di Ascoli Piceno, mostra di presentazione del calendario 2020 curata da Giuseppe Bacci . Sempre nel 2020 completa la realizzazione di cento tavole che illustrano canto per canto la Divina Commedia di Dante Alighieri. Tale lavoro viene pubblicato attraverso una edizione di pregio a tiratura limitata realizzata dalla casa editrice Opera con la collaborazione della Società Dante Alighieri e corredata dai testi di Alessandro Masi e Fabio Lazzari. Nel 2021 i cento disegni vengono esposti in una mostra dal titolo “Giovanni Tommasi Ferroni canto dopo canto” presso il museo Kanhenko di Kiev ,prima di una serie di mostre facenti parte di un progetto già presentato a Roma,a Palazzo Firenze ,da Alessandro Masi,Marco Di Capua e Vittorio Sgarbi In tale occasione viene pubblicato un catalogo con testi di Alessandro Masi e Edoardo Crisafulli e Fabio Lazzari. Nel 2022 la stessa mostra si sposta a Roma ,presso Palazzo Firenze,sede della Società Dante Alighieri. Sempre nel 2022 partecipa alla mostra” Vittorio Cini,l’ultimo Doge” a Roma presso i Musei di San Salvatore in Lauro con catalogo presentato da Marco di Capua ,in seguito a Ferrara presso palazzo Bonaccossi ed infine ,nel 2023 presso il Vittoriale degli italiani a Gardone riviera. Nel 2023 viene organizzata una sua personale curata da Laura Catini dal titolo”Something Hidden” Roma presso lo spazio Urano ,il 23 Giugno dello stesso anno viene invitati dal Cardinal Josè Tolentino de Mendonça per conto di Papa Francesco alll’incontro “Pope meet artists”. Sempre nel 2023 presso il museo Nazionale di arte contemporanea “Castagnino “a Rosario (Argentina) si realizza con la collaborazione della Società Dante Alighieri la mostra “Giovanni Tommasi Ferroni Canto tras Canto”,in tale occasione viene pubblicato un nuovo catalogo con testi di Andrea Riccardi,Alessandro Masi e Fabio Lazzari e edito da Opera edizioni. La stessa mostra viene in seguito allestita, per volontà della Fondazione Borghes,presso la Casa della Cultura della città di Buenos Aires. Ancora nel 2023 espone a Shangai (Cina )presso lo spazio Uart in una mostra dal titolo “Mescolanza” e ,sempre in cina,partecipa alla biennale internazionale d’arte contemporanea di Chengdu presentato da Andrea Del Guercio. Nello stesso anno si tiene presso la sede di Biogen ad Ariano Irpino la mostra “Verde Barocco e Blu” ,dipinti di Giovanni Tommasi Ferroni ,in questa occasione viene pubblicato un catalogo edito da Cigno Edizioni con testi di Marco Di Capua e Lorenzo Zichichi. E’ presente nel lessico del XXI secolo dell’enciclopedia Treccani. Ha inoltre insegnato presso il “Rome center of liberal arts” dell’università “Loyola “di Chicago (nel 2001 e 2002) , presso il “Lorenzo de Medici institute” di Firenze(nel 2014) ,disegno (scuola libera del nudo) presso l'Accademia di belle arti di Roma A.A 2017/20182018/2019-/2019 /2020-2020/2021, nel 2022 insegna Disegno per la pittura presso l’Accadermia di belle arti di Firenze ed attualmente insegna Disegno e Anatomia artistica presso l’accademia di belle arti di Macerata Vive e lavora a Roma.


Eventi a Rome Art Week
2023
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27 Ott 2023 | 16:00-21:00
Giovanni Tommasi Ferroni

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