Antoanetta Marinov porta a Roma una performance che dal 2013 è parte del lavoro dell'artista.

A Collection of Chosen Leaves: una collezione di foglie scelte, si muove sulla convinzione, più volte espressa dall'artista nelle sue performance, che l'arte sia ovunque e debba fruire gratuitamente. 

Così, provocatoriamente, l'artista berlinese porterà con sè foglie autunnali da lei selezionate e seccate e le offrirà ai passanti muovendosi tra tra Villa Borghese e la scalinata della GNAM, luoghi di per sè già ricchi di foglie autunnali.

Un gesto che ci apre all'interrogativo riguardo a cosa sia effettivamente "arte" in un mondo sovraccarico, e quanto il gesto dell'artista di scegliere e manipolare possa trasformare gli oggetti del quotidiano in opere d'arte. 

L'azione performativa site specific è legata al nostro rapporto con il tempo e con il passaggio delle stagioni, un invito a riconoscere la singolarità di ogni momento, ma al tempo stesso è anche una denuncia al criterio selettivo che lascia numerosi artisti fuori dalle porte delle realtà istituzionali. 

Se da un lato l'artista sceglie di muoversi al di fuori degli spazi deputati all'arte, per rendere la sua azione performativa maggiormente diretta e portare il gesto artistico verso chi non prevedeva di riceverlo, dall'altro lascia aperto l'interrogativo sul ruolo della "porta" che segna l'accesso ai "luoghi dell'arte" precludendo alcune figure e prediligendone altre, ossia compiendo una selezione che è esattamente quella che l'artista mette in atto con le foglie secche.