La Fondazione Nicola Del Roscio nasce nel settembre 2019 per volontà di Nicola Del Roscio, presidente della omonima fondazione e della Cy Twombly Foundation, New York.
Uno spazio culturale nel cuore di Roma, tra Piazza di Spagna e via del Tritone, aperto alla città e rivolto alla scena artistica globale nel segno della ricerca e del sostegno alle arti del nostro tempo. La Fondazione Nicola Del Roscio è sita in via Francesco Crispi, in un palazzo risalente agli anni Venti del Novecento, che negli anni Sessanta era sede del famoso Teatro Florida, la cui immagine rimane ancor oggi nella memoria di molti romani e si conserva impressa tra i fotogrammi del film Ladri di bicilette (1948) di Vittorio De Sica.
La Fondazione Nicola Del Roscio promuove un programma espositivo in gradi di raccontare la creatività contemporanea, abbracciando arti visive, musica, cinema e discipline naturalistiche nel segno della ricerca e del sostegno alle arti del nostro tempo.
Il programma prevede la produzione di mostre di artisti di rilevanza internazionale, insieme a un calendario di appuntamenti di approfondimento e proposte letterarie, musicali e cinematografiche. Tra i progetti principali: Geta Brătescu, Adrian Ghenie, Ciprian Mureşan, Şerban Savu (2019), Piero Golia (2020), Claire Fontaine, Marinella Senatore, Pasquarosa (2021), Nico Vascellari 01 (2021), Tacita Dean. Sigh, Sigh, Sigh (2022), Un/Veiled: Cy Twombly, Music, Inspirations (2022), Paul Thek. Italian Hours (2022), Ellsworth Kelly. Line, Form, Color (2023).
Inoltre, la Fondazione Nicola Del Roscio, attraverso il format #ProjectRoom, si configura come un osservatorio sulla produzione contemporanea di giovani artisti italiani ed internazionali. Gli artisti sono invitati ad intervenire attraverso progetti di sperimentazione e ricerca a proposito dei più urgenti temi della contemporaneità: Mateusz Choróbski (2019), Radu Oreian (2020), Silvia Giambrone. Certe Cose (2022), Francesco Arena. Il Fulmina Governa Ogni Cosa (2023).
Particolare attenzione viene rivolta anche ai temi della scienza, dell'ambiente e della biodiversità, come è nella tradizione della Fondazione Nicola Del Roscio, da anni impegnata nella gestione dell'Orto Botanico di Monte Orlando a Gaeta. Il giardino è nato nel 1985 grazie alla passione botanica e ambientale di Del Roscio, sul terreno abbandonato che circonda una casa di epoca medievale, tra la Gaeta antica e la città moderna. Fin dall'inizio è stato destinato ad accogliere una ricerca sperimentale per l'acclimatazione delle palme, favorita dalla collocazione del luogo che beneficia di un microclima eccezionalmente mite, protetto dai venti freddi invernali dai monti Aurunci che si ergono dal mare fino a 1533 mt.
Oggi il giardino occupa circa 2 ettari ed è organizzato su 14 terrazze digradanti verso il golfo di Gaeta; accoglie esemplari di palme in ben 150 diverse specie, ottenuti da semi raccolti durante viaggi di lavoro in luoghi subtropicali. Molte delle specie qui nate da seme sono rare o in via di estinzione nei loro siti originali. Il giardino ha un equilibrio molto delicato a causa della rarità della specie, delle loro esigenze climatiche, del terreno terrazzato e della volontà di scegliere metodi totalmente coerenti con il rispetto dell'ambiente naturale. Per la cura delle piante vengono utilizzati esclusivamente prodotti biologici. Le risorse idriche sono un'altra delle criticità gestite con estrema attenzione: l'acqua piovana viene immagazzinata in cisterne, per essere poi utilizzata nei periodi di siccità. Alcune arnie aiutano a conservare l'equilibrio della flora e, nell'ultimo decennio, molti uccelli e altri animali hanno scelto il giardino come loro habitat.