Un rapporto quasi fisico con l’oggetto rappresentato e con la rappresentazione stessa, che si volge al pensiero in maniera tattile. Viene sfiorata la concretezza della realtà per poi fuggire continuamente verso nuovi lidi ipotetici, in un continuo “strecciare” il pensiero e portarlo nei luoghi di confine tra il fenomeno e il noumeno. Accade qualcosa tra il legno e la legnosità, tra il ritratto e l’atto dell’essere ritratti, oppure tra la scultura e il suo arrotolarsi di forme, e così via in ogni usabile contributo. Sei giovani artisti del triennio RUFA in pittura e scultura si cimentano usando tutti i media disponibili nel nuovo spazio del secondo piano, con una selezione di lavori che suggeriscono forme in tutte le direzioni e al contempo le negano come varianti del mondo reale suggerite dal lavoro di confronto artistico. Un'interrogazione rotonda su cosa è rappresentazione oggi e cosa è la fruizione d’arte.
Artisti
Curatori