Binta Diaw In Beyond the Periphery of the Skin

In Beyond The Periphery of the Skin l’artista mette in mostra quindici delle sue

In Beyond The Periphery of the Skin l’artista mette in mostra quindici delle sue fotografie, tra le quali una selezione di nuovi suoi lavori, per poter creare un dialogo tra di vecchio e il nuovo, offrendo una visione sulla identità personale dell’artista.

Chi sono io? Cosa rende me “me”? Domande semplici, ma difficili da rispondere. Sono domande che Binta Diaw si pone al momento che indaga sul significato di essere una donna nera italiana. E noi apprendiamo le risposte di Diaw attraverso la sua arte: percepiamo la sua identità, le sue esperienze quotidiane in Italia, la sua realtà italiana e le sue origini senegalesi.

Con la sua arte, Diaw mette in questione il tipico sguardo occidentale. L’artista cresce e studia a Milano, entra in contatto con il mondo dell’arte dominato prevalentemente dalla produzione bianca e dove gli artisti italiani afrodiscendenti incontrano i vari stereotipi. All’inizio, Diaw si adatta all’ambiente che la circonda, per poi accettare se stessa per quello che è. Diversità e inclusione la guidano a creare uno spazio dove decostruire e interrogare l’identità e dove esplorare la sua posizione come donna nera nel mondo occidentale.  I suoi lavori parlano di compromesso e di scoprire il punto in equilibrio tra italianità e africanità.

 Il titolo Beyond the Periphery of the Skin è ispirato al lavoro dell’autore Silvia Federici, sociologa, filosofa e attivista che indaga sui temi di femminismo e identità sessuale, e in particular modo sul ruolo del “corpo” nel politico e nel sociale.

 La mostra è una amichevole collaborzione con la Galleria Giampaolo Abbondio di Todi.

 Binta Diaw (1995) vive e lavora a Milano (IT).

Sotto forma di installazioni, la ricerca plastica di Binta Diaw fa parte di una riflessione filosofica sui fenomeni sociali. La ricerca di Binta Diaw ci porta all'esplorazione di molteplici livelli d’identità: la sua come donna nera in un mondo europeizzato e la nostra e quella di un continuo crocevia di storie e geografie.

Binta Diaw si è diplomata all'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano e all’ ÉSAD di Grenoble.

Il suo lavoro è stato esposto presso: School of Water, (SMR, 2021); Galerie Cécile Fakhoury (SN, 2020); FSRR (IT, 2020); MA*GA (IT, 2020); Galleria Giampaolo Abbondio (IT, 2020); Savvy Contemporary (DE, 2019).

Per maggiori informazioni contattare Shara Wasserman, Director of Exhibitions: shara@temple.edu

 

Organizzatori

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