Canti Inversi, Sogni Inversi

Maria Grazia Tata | Eva Gerd | Paolo Turchetti

Canti inversi

Canti inversi


Canti Inversi, Sogni Inversi

‘Il velame de li versi strani’
liberamente tratti dalla Divina Commedia

giovedi 28 ottobre ore 17.00 
Galleria Sinopia 

video del libro d’artista CANTI INVERSI di Maria Grazia Tata,
la Divina Commedia e la parola Amore, una trascrizione muta
con ago e filo, per chi non ha voce, per chi ‘la diritta via avea smarrita’

performance di Eva Gerd SOGNI INVERSI,
‘la Divina Commedia...un sogno popolato da numerosi sogni ‘ (J. L. Borges) solo un filo collega e ricuce, fra racconti di sogni e bisogno di realtà

“Raggiunte le pagine finali del Paradiso, la Commedia può essere molte cose, forse tutte le cose; all’inizio, è notoriamente un sogno di Dante; e questi, dal canto suo, non è altro che il protagonista del sogno. Ci dice di non sapere come sia entrato nella selva oscura, “tant’era pieno di sonno a quel punto”; il sonno è metafora dell’offuscamento dell’anima peccatrice, ma suggerisce l’indefinito inizio dell’atto del sognare”.
(Saggi danteschi, J. L. Borges)

Canti Inversi, un libro d'artista cucito con ago e filo rosso durante la pandemia, una trascrizione muta, universale, per chi non ha voce, dove un filo tesse una trama ordinata, al dritto della pagina, segnando la parola Amore con una cicatrice per 148 volte: 19 volte nell'Inferno, 50 nel Purgatorio, 79 nel Paradiso.
Come nella Divina Commedia, dove la parola Amore struttura l'opera comparendo nel primo, nell'ultimo Canto e esattamente a metà, nel Purgatorio, dei 14233 endecasillabi che la compongono. La trama inversa della pagina indica il travaglio, l'errare umano, la diritta via smarrita