Um Mês Acordado

Alexandre Estrela | a cura di Gerard Faggionato

Alexandre Estrela, Universal score, 2019, installation view

Alexandre Estrela, Universal score, 2019, installation view


Un elemento ricorrente nelle mostre di Alexandre Estrela è che i titoli non sono quel che sembrano. Quell’ “acordado” del titolo, in portoghese ha due significati e indica sia l’essere svegli, sia un qualcosa dato come accordo. Il titolo quindi può essere inteso sia come “Un mese di veglia”, che come “Accordo di un mese”.

Ma come mai questi due concetti sono legati in portoghese? Lo stato di veglia è forse un accordo che stringiamo con la realtà? E il sonno è allora un’infrazione del nostro contratto col reale? 

Um Mês Acordado esplora le capacità cognitive di un possibile spettatore insonne, interroga le modalità di percezione del reale e, in un certo senso, riproduce come in uno specchio lo sguardo di qualcuno bloccato permanentemente nello stato di veglia. La mostra percorre le cronache di un insonne, attraverso tecniche cinematografiche sperimentali semplici ma capaci di tendere “trappole percettive”, di attivare fenomeni entoptici, acufeni indesiderati e stati allucinatori di esperienza extracorporea, vicini al cosiddetto “cinema del prigioniero”.

La mostra muove da due idee fondamentali: che l’irrequietezza notturna cronica possa condurre a uno stato di chiaroveggenza e che esista una partitura universale condivisa dalla maggior parte della musica contemporanea.

Per condurre questo particolare esperimento comportamentale, INDIPENDENZA rimarrà aperta 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, lungo l’arco di un mese, presentando opere di arte insonne a un pubblico senza pace.

Le immagini e i suoni inseguiranno lo spettatore, fino al punto in cui l’illusione diventa realtà.