Vagabondaggi

Mostra itinerante negli spazi: Galleria Gard – AbitArt Hotel


Vagabondaggi - Progetto di Marina Zatta per Soqquadro

 www.soqquadroarte.it     http://associazionesoqquadro.wordpress.com/

Programmato per la   Giornata del Contemporaneo  A.M.A.C.I.

(Ass. Musei di Arte Contemporanea Italiani)

http://www.amaci.org/gdc/tredicesima-edizione/vagabondaggi

dal 9 al 24 ottobre 2017  - Inaugurazione 14 ottobre

 Mostra itinerante negli spazi:  Galleria Gard – AbitArt Hotel

 Curatela: Marina Zatta, Sonia Mazzoli

 La mostra è programmata in due spazi  del quartiere Ostiense nei pressi della Piramide Cestia. Il quartiere è uno spazio molto visitato turisticamente grazie alla presenza del sito archeologico della Piramide Cestia, del Cimitero Acattolico in cui sono sepolti molte personalità della  Storia e della Cultura Internazionale e della Centrale Montemartini, spazio industriale adibito a Museo Archeologico.

 Gard è una storica galleria aperta negli anni ’90 che ha nel tempo progettato centinaia di eventi e mostre d’arte ospitando nel tempo più di 500 artisti; l’Hotel AbitArt oltre alla sua funzione alberghiera, è un luogo di accoglienza espositiva per l’Arte Contemporanea. In entrambi i casi gli spazi sono molto ampi e possono accogliere opere di grande formato. In queste location verrà distribuita la mostra Vagabondaggi che prevede il fruire dei visitatori in tutti e tre le realtà espositive con un percorso itinerante che è possibile realizzare a piedi.

Soqquadro nasce nell'ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all'Estero, collaborando con circa 500 artisti, pittori, scultori, fotografi, video artisti, performer, designer.

Il Progetto

 

La mostra si prefigge di sottolineare la forte potenza poetica, esistenziale e individuale della capacità del vagabondare. 

 Un Vagabondo è molto diverso da un turista, da un viaggiatore e da un errante/nomade, i primi due vanno ma poi tornano, mentre l'errante/nomade è inserito in una tribù, si muove in compagnia di un insieme di persone con cui condivide culture, usi e tradizioni.

Il verbo del Vagabondo è PASSARE, e ci narra di qualcuno che non sta, non ritorna, non rimane e, in questo senso, egli è filosoficamente una figura vicina alla simbologia della Vita poiché essa non va, non torna, non sta, non rimane, ma passa.

Nascere, Morire e Vivere è un percorso solitario, ogni Spazio, Persona, Animale, Pianta, ogni Sogno, Pensiero, Respiro è un unico susseguirsi di Abbandoni: abbandoniamo o siamo abbandonati, inevitabilmente e inesorabilmente. Sapere questo e viverlo, senza cinismo ma con lucidità, guardando e amando il Mondo con gli occhi di un Bambino Consapevole, che è innocente ma non ignaro, colpevole ma non corrotto è, forse, l’unico gesto Glorioso che ci è dato compiere per far coincidere la Vita con la  Poesia, abbracciando tutto ciò che e’: ciò che ci è dato e ciò che ci è tolto, ciò che abbiamo e ciò che è irraggiungibile, ciò che diamo e ciò che conserviamo, combaciando tra loro, con gioiosa tristezza, il primo vagito e l’ultimo rantolo.

 Il Vagabondo è colui che questo Sa e Fa, muovendosi eroicamente e coraggiosamente in solitudine.

 A questa figura dovranno ispirarsi le opere esposte, raccontando il Muoversi senza Stare, l'Andare senza il Tornare, il Coraggio e la Poesia della Solitudine, dello svolgere se stesso nel Mondo con l'Eroismo di guardarsi intorno nell'assolutismo del Silenzio.   

 Non sono richieste specificità tecniche, è possibile esporre opere di Pittura, Scultura, Fotografia, Video e Performance, anche mescolando tra loro le diverse tipologie espressive.

Non è prevista alcuna limitazione di Stile: Figurativo, Astratto, Informale, Surreale, Pop Art… sono accolti tutti i diversi linguaggi artistici che esprimano la visione progettuale della mostra.