Una scorribanda nel mondo fantastico di un artista curioso che confonde la realtà con la finzione. Una galleria di ritratti grotteschi e pupazzi ambientati in situazioni rubate al quotidiano e trasfigurate in multicolori visioni al ritmo di una musica da inventare sul momento.
Il titolo è ispirato a una strofa nel testo della canzone di Paolo Conte “Naufragio a Milano” in cui il cantautore piemontese si confonde e si mette a cantare in napoletano.
Tecnica: Tempera acrilica e materiali vari su tela carta, cartone.