La Galleria d'Arte Ottocento celebra i linguaggi espressivi dell'avanguardia italiana del secondo dopoguerra con una selezione di opere eseguite dai protagonisti di una stagione memorabile nella storia dell'arte del Novecento. Una esposizione, allestita in occasione della Rome Art Week, pensata per presentare un corpus di opere importanti dell'arte informale e astratta del nostro Paese, ordinato in un locale rinnovato, pensato come spazio espositivo dedicato alla ricerca intrapresa dai moderni linguaggi espressivi deflagrata nel Novecento. La mostra si presenta così agli occhi del visitatore come un dialogo fra artisti, accomunati dall'adozione di nuovi materiali pittorici e dalla volontà di rivoluzionare l'idea tradizionale dell'oggetto-quadro, animati da un rifiuto della funzione di una pittura rappresentativa considerata ormai obsoleta.
La mostra Segno, Forma e Superficie_Arte astratta e informale in Italia si configura pertanto come un percorso costruito sulle traiettorie delle vicende artistiche e biografiche di protagonisti della scena artistica italiana, quali Perilli, Sanfilippo, Turcato, capaci di riversare in un bagaglio sterminato di immagini, forme e segni, un groviglio inestricabile di memorie, illusioni e allucinazioni.
Ad arricchire il percorso espositivo, le opere realizzate da Hsiao Chin e Luigi Boille, testimoni di un dialogo ininterrotto fra elementi della cultura e della spiritualità orientale uniti ad una profonda conoscenza della modernità artistica occidentale.