Pendiente de un Hilo

La natura nel fluire nomade del viaggio. Visioni ed emozioni umane.

La Galleria Honos Art di Roma è lieta di presentare “Pendiente de un hilo”, la prima mostra monografica in Italia dell’artista e performer cantabro Nacho Zubelzu.

“Appeso a un filo”, questo il nome della 13a esposizione della galleria italo-spagnola che ha come protagonista la natura, o meglio, la rappresentazione della sua reminescenza che si annida nel nostro inconscio. Natura nel ricordo, o anche, rievocazione plastica dell’immagine.

Soggetti come la neve, la transumanza delle greggi e le amate montagne vengono raccontate in una maniera innovativa: non più la pittura ma attraverso materiali inusuali come carta ritagliata, cuoio laminato, filo, ecopelle, lana, foglia d’oro e pellicola radiografica su tela. Grazie all’uso di questi materiali ricrea spazi incontaminati che attraverso una sapiente lavorazione manuale acquisiscono una grandissima forza espressiva, ricreando così orografie di montagne osservate da prospettive satellitari, labirinti sul territorio che affondano le radici nell’inconscio e nelle emozioni umane. Una volontà di ricreare processi creativi di grande coinvolgimento artigianale e antropologico si trasforma in una serie di immagini ripetute, segrete ossessioni quali modelli referenziati nel fluire nomade del viaggio.

Nel contesto odierno, la proposta plastica dell’artista spagnolo vuole essere nel contempo denuncia e proposta. Ricordo dell’istante, emozione del momento, stupore dal creato. Il suo pensiero cammina in parallelo con Andy Goldsworthy quando afferma che l’arte è un modo assai valido per capire la natura.

Nacho Zubelzu ama fermare l’attimo come segno tangibile di perennità.

 

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