In Memoriam - inaugurazione

Morte e ricordo di chi non è più tra noi sono i temi principali della mostra.

Importante: dopo il giorno dell'inaugurazione la mostra sarà visibile solo tra il 29 ottobre e il finissage del 2 novembre, e solo su appuntamento.

Artisti: Neno Belchev, Laís Catalano Aranha, Roy Ferré, Werther Germondari, John Graham, Julian Harper, Nari Hong, Vincenzo Monticelli Cuggiò, Mauricio Sanhueza, il7-Marco Settembre, José Simões, Milan Zulic.

La morte e il ricordo di chi non è più tra noi sono i temi principali di questa mostra. La perdita di qualcuno o di un passato che ci è caro viene trattata con mezzi ed intenzioni molto differenti, e con approcci molto poetici. Ma, tra le opere dei dodici artisti presenti, per stemperare il clima funereo, troviamo anche opere surreali, politiche e dissacranti. Tutte come sempre provenienti dalla Collezione dell’OGA.

Reading de il7-Marco Settembre alle ore 19

Neno Belchev (Varna, Bulgaria, 1971). Diplomato alla National Academy of Art di Sofia, in Bulgaria, Belchev lavora come videoartista e regista, ma anche con la performance, l’installazione, la scultura, i nuovi media ed è curatore indipendente. Ha partecipato a moltissime mostre collettive internazionali. Il suo approccio è sempre quello di cercare di guardare oltre la superficie delle cose, nella loro vera essenza, anche attraverso la provocazione, riflettendo su come il mondo sta cambiando sotto i nostri occhi. Usa molto spesso l'umorismo, ma prende molto sul serio la sua arte.

Laís Catalano Aranha (Sao Paolo, Brasile, 1986) è un artista emergente che lavora principalmente con la fotografia, il video e l'arte multimediale. La sua ricerca principale è diretta allo scambio di linguaggi artistici e come possono influenzarsi a vicenda per creare opere interdisciplinari. La danza, la musica e le performance hanno una grande influenza sul suo processo creativo. Il lavoro in mostra, "this side up", è una ricerca sulla fragilità e il suo impatto come forza trainante della vita umana, dalla ricerca alle esperienze personali.

Roy Ferré (Calver City, USA, 1983) è un regista americano. In "Stalemate", il lavoro nella mostra, un uomo si ritrova in una strana casa in rovina nel mezzo del deserto. Si dirige fuori per trovare le risposte a dove si trova. Ma la risposta alla sua domanda non è quello che si aspettava. Dopo essersi svegliato in una casa abbandonata, un uomo vaga per il deserto circostante e si rende conto che potrebbe essere bloccato in purgatorio. Nel cortometraggio recita l’attore Winston De Lugo, che è stato per molti anni il Capitano Timothy nella serie televisiva ‘Star Trek’.

Werther Germondari (Rimini, 1963) Artista visivo, performer e filmmaker. Attento a dinamiche innovative sperimentali neo-concettuali che si caratterizzano per un gusto ironico e surreale, svolge dai primi anni ottanta una ricerca attraverso numerosi media espressivi. Ha partecipato a esposizioni in gallerie private e spazi sperimentali internazionali, alternando installazioni d’ambiente, videowork e atti performativi, focalizzando l’attenzione su elementi nascosti, attinenti a una visione reale, sociale e politica. Nel 2013 ha ideato l’Ospizio Giovani Artisti.

Julian Harper (Indianapolis, USA, 1994) Selezione di mostre collettive a cui ha partecipato nel 2018, tutte a Provo, nello Utah, USA, dove Harper vive e lavora: "Art-ificial Lemonade Stand", Provo Art Stroll; BYU Annual Student Show, Gallery 303; Annual Mayhew Show, BF Larsen Gallery; ‘The Box Show’, Provo City Library e Anderson Art Gallery; B66 Show, BF Larsen Gallery; Immigration/Imagination, VCFA e Pitzer College. 'Flying to Tony', il lavoro in mostra, vuole essere 'uno sguardo riverente su memoria, memoriale e lutto'.

Nari Hong (Seoul, Corea, 1984) ha lavorato come graphic designer a Seoul prima di innamorarsi del processo di creazione artistica con il disegno manuale. Ha iniziato a disegnare la storia del lavoro in mostra quando studiava design a Londra. Lavora come grafica, illustratrice ed autrice di libri per bambini. La sua prima animazione anche come regista/autrice è del 2018. Il suo primo libro, ‘Don't be sorry, Dad! (Days with Dad)’ è stato pubblicato negli Stati Uniti, in Corea, a Singapore e in Germania. Ora sta lavorando ad un nuovo libro illustrato+film.

Vincenzo Monticelli Cuggiò (Napoli, 1969) Artista fotografo, esordisce nel 2006 nella Galleria Gallerati con una ricerca intimista in stile astratto; in seguito indirizza il proprio percorso concettuale al contesto urbano interpretato in chiave oggettiva. Dal 2010 realizza esclusivamente pezzi unici, senza prova d’autore, concepiti come creature non replicabili esposte all’irreversibilità delle dinamiche reali. Nella Galleria Gallerati è stato giurato e recensore per alcuni concorsi. Dal 2013 è anche fotografo di scena e documenta installazioni ed eventi performativi.

Mauricio Sanhueza (Lima, Perù, 1978) ha studiato all'Università di Lima dal 1996 al 2000. Ha poi continuato i suoi studi presso la scuola di arti visive di Lima. Dal 2004 ha partecipato a numerose mostre d'arte collettive e festival internazionali. I video di Mauricio sono stati proiettati in molti festival internazionali di video arte e cortometraggi sperimentali e hanno vinto molti premi. Questo lavoro, in modo sarcastico, fa riflettere il pubblico su come Hollywood abbia trasformato la realtà in modo tale che una tragedia nazionale come l'assassinio del presidente diventi mero intrattenimento quando viene trasmesso attraverso i mass media e la pubblicità.

il7 - Marco Settembre (Roma, 1966), laureato in Sociologia cum laude con una tesi sulla videoarte e Bill Viola, è giornalista culturale per Art a part of cult(ure). Come fotografo, la sua ricerca estetica da flaneur insiste sul degrado urbano, l’alienazione e l’enigmaticità, fa parte delle scuderie della Galleria Gallerati e i suoi lavori fotografici sono accompagnati da brevi testi narrativi che poi declama in reading performativi. Ha pubblicato "Esterno, giorno" ed "Elucubrazioni a buffo!" È Di-Rettore del Décollage de 'Pataphysique di Roma".

John Graham (Saskatoon, Canada, 1946) è un artista multidisciplinare. John ha iniziato la sua vita creativa professionale studiando architettura e lavorando come architetto. In seguito ha spostato la sua attenzione verso l’arte visiva. La sua pratica artistica comprende libri d'artista, disegno, pittura, installazioni e produzione cinematografica indipendente. Le sue opere sono state acquisite da numerose collezioni d'arte pubbliche e private, come la Galleria d'arte dell'Ontario, la Canada Council Art Bank, la National Bank of Canada e la New York Public Library. E i suoi film sono in molte collezioni, come il National Film Board of Canada e l’Ontario Art Council.

Milan Zulic (Sombor, Serbia, 1972). Pluripremiato artista multimediale, ha esposto i suoi dipinti, sculture, fotografia, video e media estesi dal 1992 in 32 mostre personali e più di 200 collettive internazionali. "Circle of life protagonista è il vecchio merletto della nonna che ho sfilato, parte dopo parte. Ho poi scannerizzato digitalmente ogni parte del merletto per arrivare ad una linea mobile e ricavare infine un nuovo pizzo, ma realizzato stavolta con una nuova tecnologia. È una storia sul contatto con i miei antenati, ma anche forse anche il cerchio della vita di ognuno di noi ". (M.Z.)

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