Open Studio Donatella Pinocci

PUNTATORE

PUNTATORE è il nome di un progetto site specific di arte partecipata immaginato per una location all’aperto, nel centro storico di Roma, in cui viene allestito un gioco: tiro con l’arco.

I passanti sono invitati a partecipare in veste di arcieri di un arco che scocca luce invece di frecce.

Le frecce sono infatti puntatori laser.

Nel tirassegno simbolico il punteggio è espresso in lux: unità di misura dell’illuminamento.

La Luce rappresenta l’obiettivo del gioco.

L’opera non crea una condizione di concorrenza o torneo tra gli arcieri, piuttosto un rapporto individuale tra il puntatore ed obiettivo a cui tendere: la Luce.

Artista: Donatella Pinocci

Location: Piazza San Salvatore in Lauro, 1 Roma

Data: giovedì 25 ottobre 2018, dalle ore 18,00 alle ore 19,30.

 tirassegno (visuale): L’istallazione prevede l’utilizzo di un pannello bidimensionale di circa 1,60 x 2,30 da collocare sul piano verticale. Questo definisce l’area di gioco e l’obiettivo a cui puntare. Sull’immagine di un cielo in sovraimpressione si colloca il disegno filiforme della struttura geometrica di un tirassegno. Linee sottili disegnano cerchi concentrici nei quali il punteggio è contrassegnato in Lux: unità di misura del flusso luminoso.

lo spazio dell’arciere Analogamente sul piano orizzontale (pavimento) si colloca un cerchio costituito da un tappeto di erba verde che contiene una pista giocattolo circolare.

Le persone entrando in gioco scelgono la posizione, impugnano l’arco e puntano il proprio obiettivo.

L’arco è realizzato in tiranti d’acciaio e in plexiglass e bianco, supporto per puntatore laser.

La freccia, in plexiglass, è un puntatore laser da cui scocca una freccia simbolica: un raggio laser bianco o azzurro.

l’obiettivo è a discrezione dell’arciere di Luce che potrà orientare il puntatore su: cielo, terra, il tirassegno, se stesso o altri soggetti.

Il principio espresso è quello del libero arbitrio che consiste nella scelta possibile tra gli elementi in gioco:

terra e cielo, materia ed energia.

DESCRIZIONE: la luce espressa in lumen diventa l’unità di misura non convenzionalmente riconosciuta nel gioco di un tirassegno.

Il progetto propone una riflessione sul tentativo dell’umanità di cercare una ricollocazione antropologica in mappature geografie non più solo fisiche, ma che si collocano, in nuovi ambiti di ricerca scientifici, nei quali l’uomo si riconosce nuovamente pioniere, tra materia ed energia.

Come in ogni gioco, anche per il tiro con l’arco, si cela una chiave di lettura simbolica che allude ad una sorta di percorso iniziatico, una disciplina spirituale che conduce al vuoto e al distacco d Sé allo scoccar del tiro. Esserci per non esserci.

Inoltre l’idea di misura delle proprie scelte in Luce implica una rilettura simbolica dei principi di causa-effetto e di libero arbitrio che sconfinano nell’immateriale.

L’opera, in parte performativa, è un invito a confrontarsi sull’evoluzione umana.

L’artista documenterà con riprese video e fotografiche, ciò che avviene durante la performance.

 

                                              

 

 

 

 

 

 

 

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