Al principio dei flagelli e quando sono terminati, si fa sempre un po’ di retorica. Nel primo caso l’abitudine non è ancora perduta, e nel secondo è ormai tornata. Soltanto nel momento della sventura ci si abitua alla verità, ossia al silenzio (La Peste, Camus).
13 lavori sviluppati in verticale, come pubblico silenzioso, ci guardano dalle pareti e da ogni lato del RUFA Space. Gli artisti hanno lavorato sui toni tenui della composizione e sulla verticalità, indagando la struttura visiva del silenzio.
Come un pubblico attonito che guarda e che circonda il pubblico degli avventori, video, sculture e pitture si dispongono lungo le pareti e nel perimetro. Vediamo ora che nello spazio espositivo si alternano ferite, bruciature, spazi della natura e spazi della meccanica, interne gioie e alterni dolori. Un lavoro collettivo che risuona e medita in maniera nuova sui tempi difficili che trascorriamo e su quelli appena passati.
Artisti: Antifigure, Matteo Baccino o Buccilli, Banu Batur, Giulia Bergantino, Emma Brunelli, Viktoria Cardarelli, Luca di Gregorio, Eleonora Favale, Alice Papi, Gianluca Ricco, Giulia Rosini, Alice Santarelli, Annalisa Wezhofer.
Curatori: Fabrizio Pizzuto e Emiliano Coletta