IO E IL CANE MIO.

Vignette satire, scorcio di vita reale rappresentate dall'artista Maria

Tra vignette satiriche e non, nasce il progetto dell'artista Partenopea Maria dal titolo IO E IL CANE MIO, dove rappresenta uno scorcio di vita reale e condizione onirica, delle strisce cariche di umorismo. Strettamente legate all’esperienza personale, le vignette (nate durante il periodo pandemico) narrano le avventure di una persona ansiosa e del suo cane fobico che faticano a lasciare l’appartamento in cui giacciono tutto il giorno, mentre la vita gli scorre di fianco. La padrona soffre il forte stress relativo al periodo di pandemia, si è rintanata in casa, si relaziona a fatica con il mondo esterno e lo stesso sembra fare il cane, dimenticandosi di essere un cane, parla, da consigli è politicamente schierato e non vuol mettere il naso fuori dal portone nemmeno “per pisciare”. Forse è tutto vero o semplicemente sono le proiezioni di una persona che si sente sola e smarrita. Quello che Maria ci restituisce tramite le sue vignette è un’indagine psicologica espressa attraverso immagini, didascalie e storytelling.

L’ironia è una componente fondamentale nel lavoro dell'artista, attraverso il quale vuole farci riflettere sull’interazione umana, strumento per esorcizzare con leggerezza paure e ansie della vita quotidiana. L'intento artistico di Maria, non a caso, è ispirato dalla filosofia eudemonistica grazie alla quale dichiara “l’arte è per me una sorta di terapia che mi permette di sfogare il mio dolore e mettere in atto il buon esito del mio demone interiore”. Lo stile è rapido e istintivo, con una forte semplicità della linea, coerente con temporaneità e natura effimera del messaggio.

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