Città, natura, movimento, la frenesia del mondo odierno sono temi ricorrenti nel lavoro di Delfina Giannattasio. La sua percezione dell'ambiente si traduce pittoricamente in pennellate di pura luce e strati polimaterici, una pittura astratta delicata, ricca e tattile al tempo stesso, che ha come fine ultimo la resa degli istanti in movimento e delle sfumature luministiche e cromatiche del mondo circostante, sia urbano che naturale.
Negli ultimi cinque anni, Delfina Giannattasio ha incessantemente viaggiato tra la sua residenza a Londra, la casa d’infanzia a Roma e il paesaggio marittimo dell’Argentario. Questi luoghi trovano materializzazione concreta nei dipinti in esposizione. Il cielo e i suoi cambiamenti atmosferici, il mare con i riflessi di luce e lo spazio architettonico della città, si materializzano nelle sue opere ed informano la sua pratica d’artista. In particolare, la memoria e il passaggio del tempo diventano un’area di forte interesse per questo ultimo ciclo di opere, in cui Giannattasio esplora come la luce, l’organizzazione dello spazio e la materialità del colore richiamano il familiare, il conosciuto ed il vissuto. Per esempio, Camera con vista #2 (2019) riproduce il senso di nostalgia per altri climi e luoghi che si potrebbe provare in un giorno di pioggia. Similmente, Camera con vista #3 (2019) richiama i movimenti della terra e dell’acqua visibili all’alba nella penisola dell’Argentario, quell’attimo in cui la marea nasconde e rivela la sabbia, annunciando l’arrivo del nuovo giorno.
L’approccio all’astrazione di Giannattasio mantiene una tensione tra il reale e l’immaginato, tra il vissuto e il conosciuto, in un processo che permette l’accadere dell’accidente e dell’incidente. Per Giannattasio, entrambi costituiscono elementi essenziali nello stabilire il compimento dell’opera stessa. Questo è particolarmente evidente nella maniera in cui l’artista sfrutta i materiali usati: dall’uso diluito dell’acrilico e il suo conseguente impatto nella saturazione del colore, fino alla sua improvvisa interruzione da parte di una materialità che richiama sia all’artificiale che alla terra stessa. L’esempio più eclatante si può riscontrare in Atmosferico: Terra, Cielo, Mare e Aria (2019), in cui la prospettiva a volo d’uccello riprodotta sull’opera a tre pannelli permette a chi guarda di essere a carico di una transizione tra cielo e terra che però abbraccia entrambi. Se Atmosferico investiga il paesaggio nella sua forma più essenziale e la serie Camera con vista rompe i limiti tra astrazione e figurazione, la griglia a sedici pannelli intitolata Cieli 4X4 (2019), nonostante aspiri ad investigare il sistema moderno della griglia, mantiene una componente prettamente concettuale. Un artista può dipingere su un muro, un cavalletto o sul pavimento. Queste posizioni tendono a riprodurre lo sguardo dell’artista per lo spettatore. In queste rappresentazioni di cielo strutturate a griglia, la logica viene interrotta in un’opera in cui il verticale e l’orizzontale si mescolano e coesistono in una sola vista ripetuta in sedici istanti differenti.
Si avverte in queste opere un'ossessione verso il tempo che scorre, la volontà e la necessità di bloccare il momento all'interno del movimento, e il movimento nel momento. Il flusso costante degli eventi atmosferici,osservato direttamente dall'artista nel processo di creazione dell'opera, ad esempio nella serra del suo atelier romano, può essere riferito altresì al flusso del processo mentale, al pensiero, al sogno: Delfina nei suoi dipinti regala una sensazione di indefinitezza propria dell'immagine onirica, che lascia allo spettatore la libertà di visione di ciò che è rappresentato sulla tela, una sensazione di illusione nella quale i diversi punti di vista dello stesso soggetto e i differenti momenti offrono realtà assai diverse da quelle direttamente percepibili.
Delfina Giannattasio (1988) vive e lavora a Roma, Londra e Porto Ercole. Pur avendo una formazione d’architetto ottenuta all’École Nationale d’Architecture de Paris la Villette, Giannattasio ha dipinto sin da adolescente ed avuto personali a Milano e Londra. ‘En Plein Air’ è la sua prima personale a Roma.
orari mostra: 11-13 e 16-20, dal martedì al sabato e su appuntamento