La mostra si compone di due interventi che dialogano con esiti differenti su un tema comune: la visione interna del corpo nell'atto del compiere un gesto o provare un'emozione. IL SOPRA DELLE NUVOLE (Radiografia di un Sogno) dell'artista Francesco Petrone è la visione ai raggi X di uomini che osservano il cielo nella sua sintesi estrema, mentre il trittico REFERTO CINICO del collettivo O/tré/ indaga il rapporto tra contenuto e contenente. In questo caso il passaggio di stato della materia da solido a liquido prende forma travalicando i limiti del contenitore.
Il gruppo scultoreo dell'artista Francesco Petrone (Foggia, 1978) è in cemento e ferro spinato. La scelta del cemento come mezzo di espressione ricade nella volontà di infondere poesia e nobilitare quest'ultimo, simbolo dell'abuso sulla natura. L'opera è stata concepita in occasione della permanenza nell'atelier del Macro Asilo di Roma, ed è l'espressione di una sintesi materica che contempla e contiene l'immateriale. Uomini retti da una struttura ossea, la cui presenza fisica è unicamente testimoniata dalla colonna vertebrale di ognuno, catturati, come in una foto che li scruta dall'interno, in un infinito attimo di sospensione tra materia e spirito. La luce, a manifestare sul fondo, l'ombra di un passaggio tra presenza e assenza .
O/tré/, collettivo agli esordi, un trittico che partendo dallo stesso assunto, scatta l'istantanea a corpi scarnati contenenti organi vitali (cervello, fegato, polmoni) in procinto di liquefarsi. La materia cola tra gli spazi vuoti di una costola e l'altra, tra gli interstizi di una scatola cranica dischiusa, in un processo di inarrestabile smaterializzazione. L'irreversibilità del processo pone l'osservatore nella condizione di impotenza e ineluttabilità della vita.