Artista curatore GIO MONTEZ, classe 1987, vive e lavora a Roma. Madrelingua italiana, parla fluentemente inglese e tedesco.
Frequenta la 12.Classe presso l'istituto Heinrich-von-Gagern-Gymnasium a Francoforte sul Meno; consegue la maturità scientifica presso il liceo s.s. Amedeo Avogadro di Roma nel 2006.
Viaggia per due anni in Europa occidentale, America latina ed Australia. Rientrato in Europa si stabilisce in Germania, a Francoforte sul Meno, dove partecipa a numerose iniziative culturali riscuotendo i primi significativi riconoscimenti come artista.
La sua attività curatoriale inizia nel 2010 con "STADTZIRKUS": trasformazione dello spazio espositivo in spazio urbano, realizzato portando artisti di strada nello spazio della Kunstverein Familie Montez per esporli come se fossero opere. Per qualche anno lavora come assistente dell'artista interdisciplinare Miroslaw Macke, Meisterschueler di Hermann Nitsch, interessandosi all'Azionismo Viennese ed ai suoi sviluppi nelle seconde e terze generazioni. Nello stesso anno viene nominato membro del consiglio direttivo della Kunstverein Familie Montez ed è coinvolto in alcune mostre presso importanti istituzioni come il Museo das Haus der Stadtgeschichte di Offenbach, il Museum fuer Moderne Kunst, Biennale della Lichtkultur, Museum fuer Angewandte.
Nel 2012 cura la Mostra “Fragile Helden” presso il Kunstverein Familie Montez e viene successivamente selezionato dal Dr. Markus Frings, Direttore della Haus der Stadtgeschichte di Offenbach a.M. per partecipare al progetto itinerante “Kunsthallen Offenbach” e rappresentare nella mostra “Neue Welten” le ultime tendenze dell'arte contemporanea Europea.
Nello stesso anno si trasferisce a Roma dove inizia un progetto gemellato con il Kunstverein Familie Montez di Francoforte costituendo l'Atelier Montez, di cui è Presidente e Direttore Artistico. Atelier Montez nasce dalla rigenerazione di un relitto urbano dismesso nella periferia storica di Roma Pietralata e rappresenta oggi uno dei poli di arte contemporanea più attivi ed energici della Capitale, ottenendo importanti riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale (vincitore nel 2018 del Premio “Creature – esperimenti d'arte in laboratori urbani” assegnato da Open City Roma).
Nel settembre 2012 cura per la Fondazione Ducci la mostra d'arte del giovane emergente Osvaldo De Grazia a Meknés (Marocco). L’anno successivo inizia a collaborare assiduamente con la Fondazione Ducci, promuovendo importanti iniziative per la sezione Arte della stessa. Nel quadro di “IncontriFès 2013” realizza “Le Nouvelle Palmeraie”, la sua prima personale di scultura presenta da Claudio Strinati presso il Palais Dar Tazi, sede istituzionale della Fondazione “Esprit de Fes”, in Marocco. Oggi l’installazione è in ferma permanente presso il piazzale esterno della Bibliotheque National di Rabat, accolta come dono alla città di Rabat e simbolo del dialogo fra le diverse culture del Mediterraneo.
Nello stesso anno cura la mostra personale “Banners” dell’artista Turi Sottile presso Atelier Montez, Roma.
Tra il 2014 e il 2015 sviluppa importarti collaborazioni artistiche con l’A.C. Premio Centro di Soriano nel Cimino e cura la mostra personale “Archipitture” dell’artista Claudio Meli presso Atelier Montez, Roma.
Nello stesso periodo è impegnato nella missione “ART-Eco” della Comunità Europea, in cooperazione con il Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli e con la Fondazione Ducci, per eseguire uno scouting della scena artistica cubana e contribuire allo sviluppo della cultura indipendente presso l'Avana.
Nel 2016 partecipa alla rassegna CINEFORUM organizzata dal Professore di Psichiatria Gabriele Cavaggioni e lavora a progetti artistici con Vitaldo Conte e Giancarlo Carpi. Nel mese di ottobre dello stesso anno, Gio Montez cura la partecipazione di Atelier Montez alla prima edizione della Rome Art Week in qualità di struttura.
Per l’occasione è presentato un progetto dal titolo “A porte chiuse” che fonde il teatro con la produzione artistica di Atelier Montez, dando vita ad una situazione che è al tempo stesso scena, galleria espositiva e spazio vitale.
Nel 2017 progetta e cura “PIETRALARTE” Festival di performance e Art-street, promosso nel quadro dell'Estate Romana dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale.
Nel 2018 cura la produzione dell’artista Dirk Baumanns, presentata successivamente nella mostra “Il Corpo con le Ali – Da Edward Muybridge a Dirk Baumanns”, presso la galleria Futurism & Co. Di Roma (mostra a cura di Giancarlo Carpi). In estate cura “PIETRALARTE 2018”, II edizione del Festival di performance e Art-street. Nello stesso anno Gio Montez suggella il legame tra il Teatro Internazionale di Francoforte e Atelier Montez con un evento dedicato alla performance e alla recitazione, seguito da un programma di gemellaggio iniziato nel 2019 ed oggi ancora in corso. Nel 2019 progetta le rassegne artMED ed artSTREET per Atelier Montez, che si sviluppano in forma di residenze d’artista con seguente mostra estemporanea.
Nella primavera del 2019 Gio Montez cura “Otia a Soriano”, progetto multidisciplinare che prevede tre giorni di performance artistiche presso il Palazzo Chigi-Albani di Soriano nel Cimino e l'adiacente Fonte Papacqua. Le performance sono state riprese e saranno montate in un film, la cui regia è affidata allo stesso Gio Montez. Nell’ottobre 2019 cura la mostra Nitsch e il Suo doppio - Concerto d'organo di Hermann Nitsch, presso Atelier Montez.
Nel giugno 2020 si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Roma presentando una tesi sulla definizione del genere della performazione nelle arti visive, con relatore Vitaldo Conte. Nel frattempo lancia il progetto Be**pART, call internazionale aperta a tutti gli artisti che vorranno partecipare alla mostra d’arte più grande di sempre, che sarà allestita in Atelier Montez per tutto il 2021.