ANTONIO AGRESTI aka AGRE
Nato a Formia (LT) nel 1961 e cresciuto a Napoli dove si è laureato in Architettura. Ha esercitato la professione sia presso studi di architettura che in proprio, nonché presso l’amministrazione comunale della sua città di origine. Attualmente vive e lavora a Roma, dedicandosi prevalentemente all'attività artistica. Nel 2004 segue un ciclo di lezioni sul collage di carta presso un’associazione culturale della capitale e da allora la ricerca artistica prosegue solitaria nella produzione di collage di piccole dimensioni fatti con carta di giornale. Dal 2012 i manifesti murali diventano la materia prima per le sue opere di dimensioni maggiori e nell'anno successivo si propone al pubblico con la sua prima mostra. Antonio Agresti, che firma i suoi collage come Agre, ha esposto in Italia ed all'estero.
CURRICULUM
Mostre personali
2024 ECO DI STRADA, PIT Gallery Napoli
2023 A GAMBA TESA , Civicon23 no profit art space, Salerno
2022 PER UNA VITA NOVA, CSA FARM Gallery, Torino
2018 RINASCENZA, Caffè letterario “Sinestetica”, Roma
2017 AGRE61, Museo del Brigantaggio, Itri (LT) - Emersione dal negletto, Sala Orsini, Formello (RM)
2016 Antonio Agresti collage, Le petit magasin, Nevers (F) - S_TRACCIATI, Istituto Italiano di Cultura, Colonia (D)
2015 RRT, studio ABW Warnant Architecture, Nevers (F) - NNT, studio Emmepiquadroesse architetti associati, Roma
2013 AGRE, Laboratorio della birra e del gusto “Hopside”, Roma - SCARTi, Caffè letterario “FRANE”, Roma - CICATRICI, Libreria Feltrinelli, Latina
Mostre collettive
2024 CUT & COMPOSED, West End Art Space, Melbourne (AUS) - Alterazioni Centro di incisione e grafica di Formello (RM) - Paesaggi naturali/immaginari, Città di Bene Vaggienna (CN)
2023 II Biennale Arte Contemporanea della Murgia, Gravina di Puglia (BA) - Contemporanea Prize, Palazzo Ducale di Tagliacozzo (AQ) - Fiorire, Laura Balla Art Studio, Prato - Altre Connessioni, a cura di Artist Invasione, Biblioteca S. Giorgio Pistoia #quellechemipiacerivedere, CSA FARM Gallery, Torino
2022 Francesco il senso della Meraviglia ed Porticato Gaetano Gaeta (LT) - Living in the box, Civico 23 Salerno - Vi ripresento...i miei! , CSA FARM Gallery, Torino - Carta per un arte sostenibile, La Giudea, Fondi (LT) - Di fronte ai tuoi occhi (distratti) CSA FARM Gallery, Torino - City of the Future, Villabrentano , Busto Garolfo (MI)
2021 Scarto, CSA FARM Gallery, Torino - Visioni del mondo, CSA FARM Gallery, Torino
2020 Nature Utopia, Spazio Faro, Roma - 2020 tiny Biennale, Temple University of Rome - #DomaniInArte contest - Galleria d'Arte Moderna di Roma - Dialogs2019 contemporary connection - atelier97 arte contemporanea, La Spezia (virtuale) - Sensum 3rd Edition - IkiGai Art Gallery, Roma
2019 LUCE tiny Biennale, Temple University of Rome - Arte come Linguaggio Universale, Cappella Orsini, Roma
2018 CARTAMANTI, Galleria Spazio 40, Roma - ALOA Architetti Artisti, Casa dell'Architettura, Roma - Arte come Linguaggio Universale, Castello di Santa Severa (RM) e Museo Giannini (LT) - APOLIDI, Fabbrica del Vapore, Milano - NOTTE tiny Biennale, Temple University of Rome - GIALLO, Galleria Spazio 40, Roma
2017 Arte come Linguaggio Universale, Natale in Comune, Tolfa (RM) - openARTmarket XX edizione, Fornderia delle Arti, Roma - ALOA Architetti Artisti, Casa dell'Architettura, Roma Effetto riciclo, RAW Arte Borgo Gallery, Roma - GIALLO tiny Biennale, Temple University of Rome
2016 Asta di beneficenza "Arte con un cuore" Keren Hayesod Francoforte e Galerie AM PARK, Francoforte (D) - II Biennale d'arte della terra aurunca, Castello di Itri (LT)
2015 San Giuseppe A' Memoria”, Museo del Brigantaggio, Itri (LT)
Concorsi
2017 Tina Prize ediz. Amsterdam e Torino – Finalista selezionato dalla giuria
Gallerie
2019 Street Levels Gallery, Firenze
2020 CSA Farm Gallery - Torino
Residenza
2019 Il riscatto dello scarto - MACRO Asilo Museo di arte contemporanea, Roma
Fiere
2023 Paratissima - Unpredictable - Torino
2020 ArtParma Fair XII edizione - CSA Fram Gallery - Torino
Articoli
http://www.dailygreen.it/news/i-collages-di-antonio-agresti-e-la-cultura-del-riciclo/
https://www.2duerighe.com/arte/collage e assemblaggi_una nuova vita per gli scarti urbani/
Prendi un architetto, Antonio Agresti, che vive tra Napoli e Roma, e che ogni giorno lavora con la città che vive e cresce, che si innalza e si piega. Che fiorisce e avvizzisce. Immaginalo immerso nella natura urbana, attento ai doni della giungla di edifici e strade, di echi e segnali che dialogano tra insegne, manifesti e giornali. Cemento e mattoni e carta e colla. E segni. Sappi che è rispettoso e affascinato da quel che nasce per comunicare, e che poi viene scartato, dimenticato, letteralmente rifiutato, gettato nei cassonetti. Guardalo camminare per strada, una sera, nel centro di Roma e raccogliere, o meglio cogliere, un brandello stracciato di affiche con tracce di colla su campitura nera. Ecco, in quel gesto incontri l’artista, Agre. Il percorso artistico di Agre inizia e si fonda su materiale di comunicazione – corroso dal tempo e dal meteo, consumato e svuotato di senso dallo sguardo indifferente dei passanti – e lo risemantizza. Agre ne fa materiale per collage, in cui la sua formazione d’architetto ricerca nella forma e nella natura degli strappi le matrici di composizioni nuove, che conducono dalla superficie del foglio verso un nuovo immaginario di forme, colori e segni. L’artista si nutre di questi frammenti di comunicazione - così come delle suggestioni delle chiazze cromatiche e dei materiali poveri di Burri o della destrutturazione grafica dei lavori di Rotella - e li metabolizza componendoli in modo inedito e con rinnovata dignità d’esistere. Guarda le sue opere. Agre interpreta le chiazze di colore trattandole a secco come vere e proprie pennellate, utilizza lettere e fonts, accosta materiali tra loro lontani, accoglie da diverse fonti razionale e istintivo, decifrabile e astratto. Per restituire il tutto come opera d’arte che reca ancora le “tracce” del codice originario, ora trasformate in “tracciati” verso un nuovo significato. I frammenti di codici e i brandelli di materiali affiorano da una stratificazione che ha il sapore di archeologia metropolitana, ma va oltre la pietosa conservazione, il mettere sotto vetro per bloccare il degrado, per creare invece una nuova poetica intrisa di vitalità. “Cicatrici”, “S_Carti” e ora “S_Tracciati” sono i titoli di alcune mostre di Antonio Agresti. Questi titoli indicano bene gli elementi poetici che contraddistinguono il percorso dell’artista e sembrano suggerire altro: l’esperienza e vagamente la sofferenza – uno strappo non è mai indolore - della vita che nel farsi e consumarsi si arricchisce, e diviene, e scopre senso e valore.
Paola Suardi
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