LUCIANO LOMBARDI
Nato a Roma nel 1956, fin da giovanissimo frequenta l’ambiente pittorico della capitale negli studi di Manlio Sarra e Nunzio Solendo, l’esperienza in cromolitografia lo avvicina al lavoro di numerosi maestri contemporanei, si diploma in Arti Grafiche specializzandosi in litografia, materia che insegna in un Istituto della capitale.
Dal 1989 l’impegno per la pittura diventa totale, iniziando la sua attività espositiva; nel 1992 si avvicina al Movimento Presenteista dal quale attinge nuove fonti di ispirazione, come ha modo di dire Silvana Nota (Curatrice della Biblioteca Pinacoteca Civica A. Arduino di Moncalieri): «…Il messaggio, la partecipazione sociale, la presa di coscienza della realtà quotidiana e un guardare al mondo con occhi che indagano, sono le caratteristiche emergenti dell’opera di L. Lombardi. Artista che nell’ambito del Presenteismo trova la sua ascendenza filosofica aperta a dialoghi e confronti. Lo dimostra la poliedricità delle sue tele nelle quali elabora un proprio linguaggio espressivo fondendo e unificando una molteplicità di tendenze contemporanee; dal collage all’informale, al poverismo, all’espressionismo fin al materico e all’astratto… Un operare che ben si ascrive al Presenteismo, la cui filosofia cerca il parallelo tra le arti per un risultato globale di una universalità comunicativa. Lombardi cattura dunque il suo tempo, trasfondendo sulla tela con una sensibilità attenta all’indagine psicologica, con l’occhio di chi documenta e si fa testimone e protagonista. Il dolore e l’avvicendarsi della vita, al di là del proprio microcosmo, scorrono nelle sue opere pervase di commossa partecipazione umana... ».
Anche se la sua arte “arriva da lontano”, come ha scritto Emidio di Carlo (Giornalista e Critico d’Arte): «… C’è sempre un’anima figurativa all’origine della nascita di un artista. Essa risponde all’urgenza di una verifica sulla propria condizione umana. Lombardi non è estraneo a questa regola. La sua prima esperienza pittorica è però inquietante, mostra una spiccata inclinazione romantica, sulla scia di un Espressionismo consumato nel Nord dell’Europa, portato al sogno ed all’irreale, alle analisi sul piano psicologico. … Lombardi è rimasto incantato dalle infinite possibilità creative della pittura informale in grado di manifestare il suo io e di soddisfare il succedersi continuo dei suoi momenti emozionali….è nell’indole umana dell’artista romano, attento, negli ultimi tempi, alla “rivelazione dell’immagine” dal tessuto pittorico della carta sensibile. L’attuale ricerca scaturisce, dunque, dal campo della fotografia, Lunghe strisce di carta per la stampa a colori vengono opportunamente manipolate ed analizzate in funzione del pigmento cromatico in essere e dal qua le prendono a pulsare (obbedendo a precise regole scientifiche, sotto forma di macchie e di segni gestuali) una varietà di immagini che sembrano appena uscite da un lungo periodo di letargo; immagini che rispondono ad un ordine interiore e spirituale. …Per tale ragione l’opera di Lombardi è in divenire e, come tale, è lo sviluppo della precedente analisi naturalistica (di tipo figurativo); ed è certamente più in linea con una pittura astratto-informale interessata a cogliere delle sensazioni, al pari di quanto accade, ad esempio, per la musica. ».
Ed ancora Laura Turco Liveri (Giornalista e Storico dell’Arte): «… Sono lavori che rispecchiano il fervore artistico del pittore, la sua ansia di cimentarsi in nuove combinazioni tecniche, e di provarsi soprattutto in procedimenti formali che gli permettano di elaborare il dato oggettuale scomponendolo e ricomponendone gli elementi in una figurazione “altra”. Così Lombardi misura se stesso e la propria capacità artistica con la concretezza della materia pittorica, trovando soluzioni e riflessioni, al tempo stesso, sullo scenario di possibili sviluppi. ».
«…Nei lavori di L. L. affiorano miti, leggende, costumi, che influenzano la vita quotidiana nella storicità degli eventi. Si avverte l’originalità della intuizione nel concepire l’ambiente atmosferico, nel quale il pittore rende eloquente le configurazioni rese nel contesto delle parvenze del simbolo creato.
Si denota la determinazione dei toni e dei semitoni cromatici, che prendono il sopravvento sulle tensioni segniche, quasi un accostamento a brani sinfonici nella ideale armonia che vive nella realtà astratta del pensiero, traslato sempre su nuove proposte di significati allegorici e metafisici. L’impeto del vento, la conseguenzialità del tramonto, l’instabilità della molecola, i flussi e riflussi della storia trovano la loro configurazione nella perspicace fantasia del pittore, che ne qualifica la simbologia filosofica e teoretica. …». Michelangelo Mazzeo ( Docente di estetica della poesia)
«…Tutta l’opera recente di Luciano Lombardi è contaminata da elementi di pittura nella scultura e/o scultura nella pittura. E così non siamo del tutto in grado di stabilire, analizzando il suo lavoro se egli sia oggi “catalogabile”come pittore, scultore (modulista), o architetto, nel senso più alto del termine, ossia quello del greco architèkton,” costruttore”. Tutto ciò non è né un bene né un male , è semmai un “ibrido” e come tale va valutato. Pittura “aggettante”, vuoti, pieni, cromie traslucide (interventi chimici su carta fotografica a colori), piccole costruzioni lignee, silhouettes d’alluminio bugnato, olio, tempera, colla... Questi in estrema sintesi gli “ingredienti” di un Luciano Lombardi”sperimentatore” direi avido sperimentatore - …Lombardi è dunque un “costruttore”. Ma molto sui generis. Essendo un costruttore egli intravede i limiti ed i “pericoli” della forma, ne avverte l’insito peso, ma ne intuisce - ad un tempo – l’ineludibilità. L’acqua assume la forma del suo contenitore: e l’uomo leggasi la “figura” – L’essere contenuto nel corpo? Questo il “soggetto” della ricerca artistica di Lombardi. Egli si pone domande circa il rapporto che intercorre fra contenuto e contenitore, fra uomo e ambiente, ossia quello stesso habitat che egli ha così decisamente “modulato” su se stesso…». Daniele Iosimi (Gallerista e Critico d’Arte)
«…Di sottili isolamenti è fatta l'atmosfera che aleggia nei quadri di Luciano Lombardi, margini fisici e respiri che evocano il distacco emotivo, inseriscono quadri nei quadri, delimitano contesti come fotogrammi o tagli di pellicola su di un tavolo di montaggio. Questa mostra è l'occasione per il visi¬tatore di incontrare l'arte di Lombardi, in un excursus che abbraccia rilevante parte della produ¬zione dell'autore, sin dai quadri degli anni '90, ma fondamentalmente si concentra sugli esiti più recenti della sua ricerca. Infine tutto conduce e si riunisce nella costruzione dell'immagine come insieme di corrispondenze, habitat per il molteplice. Luciano Lombardi è un pittore coinvolto e coinvolgente, il personale rapporto con la materia pitto¬rica e ideale dei suoi quadri è sempre diretto e spontaneo. Ma mai impulsivo, irriflessivo o improv¬visato. Ogni quadro è anzi una costruzione lenta, minuziosa, regolata nell'idea, nell'impianto pro¬gettuale e, direi, proiettivo, nel procedimento tecnico. E la potenza, la seduzione delle sue figure sono sicuramente debitrici di questa sintesi magistrale fra l'immediatezza con cui l'effetto visivo colpisce sensi ed immaginativa dell'osservatore e la strutturazione rigorosa e simmetrica con cui i colori, gli stilemi e le ricorrenze, con cui i simboli e le rappresentazioni guadagnano lo spazio, lo abitano e lo distribuiscono in un'armonia tanto di relazioni quanto di autonomie e dissidi. Si co¬stituisce così un assetto dinamico, una sorta di patchwork pittorico. AI suo interno, ogni elemen¬to gioca il proprio esclusivo ruolo significativo e formale, ed al tempo stesso compone una visione d'insieme che va al di là delle superfici lucenti dell'immagine, scava una profondità di senso altro e complesso, dichiara prese di posizione e consapevolezze sulla vita, il mondo, l'Uomo. Allora questa trattazione delle figure pulita, quasi algida, spesso appiattita e separata su fondi di colore nudo, oppure incastonata nella reiterazione prismatica di scansioni geometriche, condotta con pennellate asciutte e tirate alla precisione, questa trattazione sviluppa il paradosso e fa della propria impudente neutralità misura di ragionevolezza, emblema di quell'aureo equilibrio fra logica e passione tanto faticosamente cercato dall'essere umano, tanto spesso smarrito. Dipingere, e la sensibilità individuale, l'inconscio e la razionalità diventano filtri attraverso cui tra¬guardare la coscienza comune e collettiva. Lombardi adatta all'intemperanza del mondo un suo personale allestimento di simboli: armi, cani, sezioni anatomiche, immagini dai e dei media s'inseguono e si ripetono, diventano ossessivi, come i modelli e le suggestioni di continuo propina¬te all'inconscio; e al tempo stesso son lì in rassicurante equilibrio, spassionati invitano a ragiona¬re la cecità delle menti, l'aridità dei cuori. Ecco che immagini ed immaginario, c1ichè e mode, sim¬boli e rappresentazioni sono sulla tela non tanto a ricercare la forma del mondo e della realtà, quanto a mostrarne le paure ed i condizionamenti, le contraddizioni e le distanze, la violenza e l'indifferenza. Ma anche, il bisogno e la speranza, il desiderio di armonia, l'energia della bellezza. Perché !'impegno ed il fine di tanto elaborare sono la necessità di partecipazione, l'attenzione alla pluralità delle relazioni, sono l'enunciazione di un messaggio che mantenga ancora un valore ed un indirizzamento generale, universale. L'esperienza dell'arte non è, non può essere, bastevole a se stessa, preoccupata unicamente di elaborare codici formali di minore o maggiore impressione visiva. Quest'esperienza ha significato tanto quanto si fa espressione, cioè percorso di conoscen¬za e confronto, base di riflessione e di condivisione, strumento di comprensione vera, profonda, lucida. Lombardi tiene la forza delle immagini, la incanala per raggrumare nel colpo d'occhio, nel pieno di un colore robusto, la forza eversiva e mobilitante che non potrebbero avere mille parole o ragionamenti. Così nell'immagine si condensano tempo, realtà e senso, si stringono all'essenzialità limpida degli sguardi. »
(Francesco Giulio Farachi) Storico e Critico d’Arte
Dal 1995 collabora con l’ARCI di Roma, occupandosi del Dipartimento Arti Visive, col quale organizza attività culturali e mostre di solidarietà come: “Un bastimento di carta in un mare di inchiostro” libri e quaderni per gli studenti cubani; un grande pannello donato all’Ambasciata cubana; il Chiapas, Mururoa, Sarajevo.
Dal 1997 collabora alla realizzazione del Museo di Arte “Centrofutura” presso il Centro Polivalente del V Municipio di Roma
Dal 2000 con la Delegazione palestinese in Italia (oggi Ambasciata Palestinese) per la mostra “MERIDIANI PARALLELI” Palestina chiave di cultura e di pace. Con l’Archivio del PRESENTEISMO per la realizzazione di mostre e attività culturali.
PUBBLICAZIONI
Annuario ANFIM 1989; Dizionario Enciclopedico dell’Arte Contemporanea ed Alba Ferrara 1993/94; “Quadri e Sculture” (Galleria Italia) 1995; Catalogo Pinacoteca Comunale “A. Arduino” Moncalieri, Torino; Catalogo “II Premio Flash Art” Politi editore, Perugia 1997; Catalogo “Tracce” Archivi del Presenteismo, Mentana Roma, 1997; “Poesia” Ed. Spazio Arte L’Aquila 1999; “Poesia II” Ed spazio Arte L’Aquila promossa Ass. Ignazio Silone; Catalogo Museo Civico di Zarzuela del Monte, Zegovia, Avila , Spagna; Catalogo “Arte per la Speranza” Ass. UNIFAM Torino; Kreuz – Aktionen, Francoforte, Germania 2000; Catalogo “Artisti Contemporanei” 1999 Ed. Arte della Stampa Biella; Catalogo “Meridiani Paralleli”, Civitavecchia, Roma – Quartu Sant’Elena, Cagliari 2000/01, Catalogo “Nuova Resurrezione” Gibellina 2002, “Segni e colori della pace” Editing Edizioni, a cura di Ruggero Sicurelli 2003 Treviso, Catalogo Mostra Europea del Libro d’Artista “CARTACANTA” Civitanova Marche 2005, Copertina de “L’altra gioventù” romanzo Edizioni EVA Venafro Isernia 2005; Catalogo “Lotta alla povertà nel mondo ” Mostra Internazionale d’Arte sala esposizioni di “Arif Hikmet Koyunoglu” “Museo di Pittura e Scultura di Stato” Ankara Turchia a cura del Ministero della Cultura e del Turismo, “Abruzzo AZ60” il Presenteismo internazionale in mostra Macerata 2008
RECENSIONI
Momento Sera, Portaportese Giornale, Paese Sera, Abruzzo AZ-60, Il Manifesto, Ecomond press, La Gazzetta di Parma, Il Centro, La Stampa, L’Opinione, Arte, L’Editoriale, Eco d’Arte Moderna, la Nazione, Il Giornale di Sicilia, la Gazzetta Jonica, Centonove, L’Isola, Archivio, Messaggero di Pordenone, Flash Art, Time Aut, Corriere di Civitavecchia, Controaliseo, Gerusalemme Araba, La Nuova Vita, I Giorni, El Pais, Ideal, Senza Titolo, Arte Mondadori, Corriere Della Sera, La Repubblica, Terzo occhio
Web magazines: ExibArt, UNDO NET,
PRESENZE MUSEALI
Museo ANFIM Roma, Pinacoteca Comunale “A. Arduino” Moncalieri, Torino; Archivi del Presenteismo Roma;
Museo Civico di Zarzuela del Monte/ Zegovia, Avila , Spagna; Museo CRASS Spilimbergo, Pordenone ; Fondazione
Kreuz – Aktionen, Francoforte, Germania ; Gabinete pedagogico de Granada Spagna, “Centrofutura” Roma, Casa
Comunale Palazzo Masci, Fossa, L’Aquila; Collezione Club degli Artisti, Foggia; Galleria Epicentro, Gala di
Barcellona, Messsina; Biblioteca Comunale Contursi Terme Salerno; Museo della Civiltà Picena Novilara Pesaro;
CentroArtistico y Cientifico de Granada, Spagna; Museo libri d’Artista Civitanova Marche; Pannello installazione
Casale Garibaldi Roma; Museo Statale “I. Slavici” Siria Arad Romania; Museo di Pittura e Scultura di Stato “Arif Hikmet Koyunoglu” Ankara Turchia.; Museo Memoria storica Marcinelle 262; Museo Collezione Comunale Gibellina Trapani. Museo arte sacra Sant’Elia, L’Aquila ; Collezione UNRAR CASAS Ambasciata USA Roma. Musèe d’art sacré Verdelais (Bordeaux); Polo espositivo Juana Romani Velletri Roma; Museo Nori de’ Nobili, Trecastelli (An)
INTERVENTI FILMATI
“LOMBA - LUCIANO LOMBARDI” Video biografico su Youtube
“Luciano Lombardi, Equilibrio essenziale” Video mostra personale Fonderia delle Arti Youtube
(uploads from Antonietta Campilongo N° 21)