Surrealismo Quotidiano

Anastasia Kurakina e Olga Volha Piashko, a cura di Federica Fabrizi

In occasione della settimana dell’arte contemporanea romana (RAW 2022), la galleria Art GAP è lieta di ospitare, dal 22 ottobre al 18 novembre 2022, la mostra “Surrealismo Quotidiano” di Anastasia Kurakina e Olga Volha Piashko, a cura di Federica Fabrizi.

Ogni opera di Anastasia Kurakina ha una storia e un suo sviluppo in cui non è solo artefice ma partecipa attivamente al processo creativo che è dissimile ogni volta, in quanto inconsapevole del risultato ama farsi sorprendere continuamente dalle sue creazioni. Le opere di Kurakina sono un’interiorizzazione personale che si accorda alla ricerca di un significato più profondo, aldilà della realtà visibile. Il suo è un desiderio di andare oltre la pura rappresentazione della realtà, un bisogno di raccontare qualcosa che supera l’aspetto esteriore, quel qualcosa che parla della parte interiore di chi viene ritratto. Kurakina risponde a una necessità ancestrale e primaria, ovvero il desiderio di fermare un ricordo e renderlo materialmente eterno. L’attenzione dell’artista è diretta verso la vita interiore del soggetto, dove le forme e i colori diventano il modo di esprimere altro oltre la fisicità: ritratti che emozionano l’osservatore, il quale riesce ad entrare dentro la rappresentazione delle emozioni ma anche dentro l’essenza interiore delle persone. I volti si arricchiscono di espressioni sottili e magnificamente raffinate che rivelano un mondo emotivo straripante di emozioni e di sogni. I ritratti di Anastasia Kurakina non sono descrizione delle fisionomie in senso realistico ma catturano l’essenza del soggetto, in poche parole sono l’istantanea dell’anima. Il linguaggio di Kurakina è caratterizzato da libertà del segno, morbido cromatismo e dalla rapidità della rappresentazione. È un’artista riconosciuta soprattutto per il suo saper tradurre espressioni emotive, turbamenti interiori allo scopo di rivelare la psiche dei soggetti rappresentati. Anastasia Kurakina non ritrae la realtà ma è la realtà che diventa rappresentazione del mondo interiore di tutti noi, in un portentoso insieme.

Le opere di Olga Volha Piashko nascono dalla vita in cui sfida le convezioni accademiche scegliendo di dipingere soggetti reali ponendo l’accento sulle ancestrali emozioni che animano la persona ritratta. Nella serie “tra realismo e astrattismo”, Olga decide di andare oltre, di penetrare nello spazio pittorico fisicamente, tagliando la tela. Il supporto sia come voce di un mondo rappresentato sia come piano su cui l’artista agisce, trasponendo in un gesto così minimo tutte le sue emozioni. Superando la bidimensionalità, le opere di Olga Volha Piashko trasmettono un nuovo concetto di tempo e di spazio in cui tutto cambia e tutto passa. Supera la rappresentazione pittorica convenzionale sperimentando la sua personale tecnica dell’incisione della tela per dare forma e vita alla soggettività visiva che ispira lo spazio dell’immagine. Le opere della serie “Surrealismo Quotidiano”, realizzate con una tecnica del tutto personale, sono composte da due dipinti realizzati in momenti diversi della vita per raccontare i segni del passare del tempo. Olga Volha Piashko, mediante il percorso visivo ed emotivo proposto all’osservatore, riesce a ricostruire su un unico supporto il cambiamento, l’evoluzione dei soggetti rappresentati. Queste opere frutto di una tecnica tridimensionale sono in grado di offrire un’originale e inedita visione pittorico-scultorea dei dipinti, coinvolgendo il fruitore in un percorso di 180° in cui l’opera si svela davanti ai suoi occhi. In questo gioco di punti di vista che variano al movimento dell’osservatore è assente un punto focale e le opere si offrono capolavori della profondità, stupefacenti interpretazioni di prospettive inesplorate caratterizzate da stupefacenti rimandi cromatico - prospettici. Si tratta di un vero lavoro psicologico legato all’esperienza individuale del fruitore che viene spinto ad associare o dissociare le due diverse realtà che gli appaiono davanti ai suoi occhi. Olga con la sua visione spazialistica tiene salda la concezione avanguardistica per trasmettere l’evoluzione del mondo emotivo della vita interiore del soggetto rappresentato.

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