“Osserviamo l’ambiente in cui viviamo. Viviamo, cresciamo in funzione delle risorse a disposizione. Comunichiamo e ci scambiamo informazioni. Costruiamo comunità. Noi e le piante, noi e la natura abbiamo la stessa essenza, gli stessi comportamenti verso noi stessi e il mondo, dentro, fuori, intorno. Oggi, nel 2020, afferma Stefano Mancuso - botanico e saggista -, noi siamo identici alle piante: essendo stati obbligati a rimanere fermi, abbiamo sperimentato e vissuto quello che la natura, per convenienza e per conservare e riprodurre se stessa, reitera ogni giorno, ogni istante. E così siamo diventati osservatori di avvenimenti, azioni e comportamenti ed abbiamo sviluppato percezioni che ci rendono consapevoli. Sono consapevole che la mia cultura e il mio agire determina il mio futuro e che non è troppo tardi per modificare la direzione di questa nuova era, di questo Antropocene che genera attraverso l’attività umana modifiche territoriali, strutturali e climatiche. Non è troppo tardi per orientare la speranza e per imprimere nuovi segni all’ecosistema globale.
Non è una semplice chiamata alle armi (cit. Zygmunt Bauman), uno sforzo congiunto per salvare l’umanità dalla sesta grande estinzione massa, ma un andare avanti e contemporaneamente un tornare indietro per riscoprire e recuperare azioni simbiotiche e comunitarie che ricentrino l’uomo all’interno di un nuovo Umanesimo e di un nuovo Urbanesimo costellato da reti complesse, aperte e libere.
Il progetto We as Nature prende, dunque, come riferimento l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, ed in particolare l’Obiettivo 15 “La vita sulla terra - proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre”, al quale sono strettamente legati e dipendenti tutti gli altri 16 obiettivi. Infatti con la crisi della biodiversità è tuttora a rischio la fornitura dei servizi eco-sistemici, dagli alimenti al legno, dall'acqua ai medicinali, dalla regolazione del clima al controllo dell'erosione del suolo, dai valori ricreativi a quelli culturali. We as Nature vuole operare per la costruzione di un nuovo Umanesimo e di un nuovo Urbanesimo, riconoscendo che uomo e natura nascono dallo stesso spirito e dallo stesso anelito verso la vita e la sua trasformazione. Utilizzando gli strumenti dell’arte We as Nature vuole tessere una nuova rete consapevole di comunità territoriali interagenti e collaboranti, mettendo in atto azioni annuali incentrate su quelle realtà che assumono come elemento fondante di se stesse l’identità profonda tra umanità e natura.
We as Nature vuole dunque sviluppare due azioni principali.
Nuovo Umanesimo: essendo un progetto di natura continuativa, anno per anno, We as Nature si incarnerà nel lavoro di artisti che siano scrittura e rappresentazione del cuore del progetto, portando avanti insieme azioni e attività che si legano con le comunità territoriali. Una delle prime opportunità di sviluppo di questo primo asse sarà durante questa V edizione di Rome Art Week.
Nuovo Urbanesimo: We as nature vuole diventare un progetto di rigenerazione urbana che racconti le storie dei luoghi e ne anticipi le aspirazioni future, che sia fautore e propulsore di una rinascita territoriale attraverso una spinta creatrice e processi di innovazione sociale e ambientale. We as nature vuole dare, così, avvio ad un progetto collettivo di attivazione di risorse e di energie locali al fine di sviluppare idee per la rigenerazione di spazi urbani e semi-urbani e riscoprire la centralità di una nuova socialità dove prioritario è il rapporto dell’uomo con l’uomo e dell’uomo con la natura.
“Come la nostra cultura umana, come le nostre capacità e abilità di agire, il nostro agire, le nostre responsabilità possono evitare che la natura cada all’interno di questo abisso davanti al quale l’abbiamo noi stessi portata?” (Zygmunt Bauman, Cos'è accaduto alla Natura? - Festival Filosofia Sassuolo 2011)”
Gli artisti che si confronteranno su tale tema sono: Achille Pace, Achille Perilli, Ak2deru, Alice Colacione, Anghelopoulos, Antonella Privitera, Armando Di Nunzio, Carlo Cecchi, Caterina Ciuffetelli, Consuelo Mura, Davide Viggiano, Eliseo Sonnino, Ennio Calabria, Fabiana Roscioli, Fabio Milani, Federica Zianni, Fernando Falconi, Franco Ciuti, Gabriel Angelo Cacace, Gianfranco Basso, Gianmaria De Luca, Giorgio Ortona, Gregorio Samsa, Jens W. Beyrich, Juri Lorenzetti, Lara Pacilio, Laura De Lorenzo, Licinia Mirabelli, Luigi Amos De Blasio, Marbel, Max Ciogli, Micaela Legnaioli, Nordine Sajot, Piero Gilardi, Raffaella Baldassarre, Renata Maccaro, Rosa Anna Argento, Rosaria Mineo, Rosario Calì, Sandro Sanna, Sara Campagna, Sara Ciuffetta, Sara Santarelli, Silvia Paoletti, Silvia Valeri, Tancredi Fornasetti, Thea Tini, Vilma Maiocco, Vincenzo Scolamiero, Walter Zuccarini.
Progetto di Roberta Melasecca
A cura di Roberta Melasecca e Fabio MilaniCon la collaborazione di Sabrina Consolini