Galerie Nathalie Obadia x rhinoceros gallery

Seydou Keïta, Romana Londi, Laure Prouvost, Antoine Renard, Andres Serrano, Joris Van De Moortel, Agnès Varda

Galerie Nathalie Obadia per rhinoceros gallery propone una mostra collettiva che affianca artisti emergenti ad altri già affermati, mettendo in comunicazione ricerche che creano nuove interferenze artistiche.

Nelle sale progettate da Jean Nouvel espongono insieme Seydou Keïta fotografo e ritrattista attivo in Mali dal 1948, testimone della vivacità e della modernità presenti nella società africana post coloniale e Laure Prouvost, che propone un corpus di opere - tra le quali arazzi dalle imponenti dimensioni - che creano un archivio di visioni e catturano il flusso di immagini e testi dal quale quotidianamente siamo investiti.

Romana Londi presenta opere del 2024 nelle quali si riflette il suo approccio alla pittura basato sulla sperimentazione che esplora l’immediatezza della vita, fondendo realtà contrastanti in opere ibride.

Antoine Renard con le sue sculture sintetizza una ricerca legata al corpo, alla giovinezza e alla tradizione culturale - il suo David cita apertamente l’opera di Donatello - insieme a esplorazioni della sfera olfattiva e sensoriale.

Andres Serrano si rifà all’estetica classica e attraverso la struttura e la colorazione trasforma i soggetti delle sue fotografie in elementi monumentali. Qui l’effetto è amplificato dalla scelta di alcuni soggetti legati all’Italia, come il michelangiolesco Mosè di San Pietro in Vincoli, proprio a Roma.

Di Joris Van De Moortel, musicista e performer, oltre che pittore e scultore, sono visibili a rhinoceros gallery tele di grandi dimensioni, acquerelli e tempere, densi di riferimenti letterari che spaziano da William Blake a L’arbre des batailles, trattato di diritto militare scritto alla fine del XIV secolo per il giovane re di Francia Carlo VI.

Le opere di Agnès Varda sono quasi un ritorno alle origini. Alle sue celebri regie la cineasta anticipatrice della Nouvelle Vague ha sempre accompagnato, sin da giovanissima, l’attività di fotografa. Sono presenti in mostra undici immagini della serie Patates Coeurs, soggetto che l’artista affronta a più riprese considerandolo “simbolo di una vita che si rinnova costantemente”.

Organizzatori

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