Danilo Fiorucci - Lo spazio assente - presentazione del libro

testi di Aldo Iori e Davide Silvioli - edizioni freemocco

All’interno del progetto di ricerca “Lo Spazio assente” l’azione del “levare” pone il vuoto come tema centrale della scultura, in generale dell’arte, sia sul piano formale che concettuale.

Nei precedenti lavori  del progetto Vacuum  e il suo “prodotto” Altrove suggeriscono quesiti relativi alla natura dello spazio, ma anche alla condizione dell’io in senso filosofico e psicologico. LALTROVEDAME è un’operazione di sintesi, instabile, tra le due (n) polarità.

 …..“Je est un autre”   «L’Io è un oggetto fatto come una cipolla: lo si potrebbe pelare e si troverebbero le identificazioni successive che lo hanno costituito». Ora, queste “identificazioni successive” di cui il soggetto è costituito sono, appunto, le immagini in cui l’Io si proietta, l’Altro che l’Io cerca per identificarvisi e riconoscervisi, la sedimentazione costante e stratificata di ideali, immagini, incontri con l’Altro. L’Io, insomma, non è una sostanza né un nucleo compatto, che dice di sé “io sono” e “io penso”, ma è un continuo eccedere, un essere-fuori-di sé, un aggrapparsi e cercarsi in qualcosa di esterno, l’Io è un’apertura, che si crea e si origina a partire dell’incontro con l’Altro. Incontro fatale, impatto traumatico: l’Io diventa Altro, l’Io è un altro...

LALTROVEDAME evidenzia la funzione dello sguardo reciproco in questo gioco di formazione e riformulazione continua senza soluzioni ma per enigmi che apre uno spazio terzo in cui l’opera stempera la radicale posizione lacaniana, schiudendo la possibilità al comparire di un desiderio, un atto di volontà riconducibile alla presenza di un Soggetto.

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