Fabio Pennacchia nasce a Latina nel 1983. Nel 2002 si trasferisce a Roma per frequentare il corso di Laurea in Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi Roma Tre. Si forma nello studio dell'artista Maurizio Mochetti con cui collabora per cinque anni in qualità di assistente. Matura in lui l'interesse per la realizzazione di progetti legati alla rivitalizzazione della coscienza dello spazio attraverso opere sottili, intangibili come l’installazione Piano di evacuazione - layer 00 - che presenta in occasione della sua prima personale presso la 2RC Gallery di Roma. Nel 2007 comincia il corso di Arte civica alla facoltà di Architettura di Roma Tre tenuto da Francesco Careri. Esperienza fondamentale per sviluppare una propria poetica della misura e della percezione, ripercorrendo la strada dell'esperienza Situazionista e della Land art. Nel 2011, è invitato a intervenire negli spazi del Museo dell’Altro e dell’Altrove (MAAM) nell’ambito del progetto Space Metropoliz, un esperimento di riqualificazione e di progettazione partecipata in un ex fabbrica occupata. L'esperienza degli Stalker lo incammina verso la strada della costruzione partecipata e dell' architettura sostenibile portandolo a collaborare a numerosi progetti tra i quali "Costruir Junto" nel 2012, legato alla costruzione di un Auditorium presso l’ex fabbrica tessile ASA a Guimaraes (Portogallo), il workshop di auto-progettazione organizzato da "Butera cultural Farm" e "Dettofatto Lab", presso Butera, in Sicilia nel 2013. Nello stesso anno viene invitato insieme a Aspra-Mente, Orizzontale, Publink al progetto Green Insdustrial Space di riattivazione di spazi verdi nella zona industriale di Villa del Conte, Padova. In quegli stessi anni di formazione e pratica, sviluppa una serie di lavori, di approssimazioni all'opera vera (Calvino) che questionano la dimensione del segno nello spazio che prende corpo nell'oggetto simbolo della lente capace di racchiudere il paesaggio in un punto. Tale opera si sviluppa nel progetto piu ampio “enhanced vision”,2015 presentata alla Bienal del fin del mundo a Casa del Puente, Mar del Plata in Argentina curata da Massimo Scaringella, e nello studio Corte nell’ambito di Open House Curata da Silvia Litardi. Fondatore insieme a Lea Walter del collettivo NoMade con cui ha sviluppato il progetto Radio NoMade in Arberia per Mediterranea 18, Tirana, nel 2017 e Manifesta12 Palermo, nel 2018. Nel 2019 il collettivo presenta Intesse, un’opera permanente nel Museo d’arte del Bosco della Sila curata da Elisa Longo. A Matera con la mostra I’m nature and you? Intervengono con "il Solco del Tempo" curato da Marilena Morabito negli spazi di Ipogeo Matera Sum. Nel 2020 l’opera "Il peso dell’effimera eternità" è selezionata per il progetto Live Museum, Live Change ai Mercati di Traiano.
Eventi a Rome Art Week
2022
Accesso libero
Vernissage Mercoledì 26 Ott 2022 | 18:00-21:00