Attraversando Porta Nigra 2021 - Benedetta Galli - Connessioni

Installazione | stampa laser, tecnica mista | momenti performativi


Dal 2018 sto lavorando a questo progetto che ho chiamato Attraversando Porta Nigra, seguito da un indicazione di tempo: 2018, 2019, 2020, 2021. Questo per distinguere il mio lavoro, da Attraversando Porta Nigra, opera di Danilo Fiorucci del 1994. Il lavoro di Danilo Fiorucci è un busto in gesso su calco del proprio corpo, pensato su un’intuizione raccolta durante un viaggio a Trier, o Treviri, antico avamposto romano in terra germanica. La moderna Trier conserva il più grande monumento romano più a nord delle Alpi ed è ancora in ottimo stato di conservazione. Porta Nigra (dal latino: porta nera), è un edificio a più piani con ampi archi e numerose monofore; dal 1986 è inserito nel Patrimonio dell’umanità Unesco. Questa storia nella storia, insieme all’interesse che ho sempre manifestato per questa opera di Fiorucci, mi ha portato a pensare e ha realizzare alcune forme simili all’originale in gesso. Le prime forme in terracotta e ceramica sono state realizzate nel 2018 a Monaco di Baviera, nello studio dell’artista Robert Lang. Tra queste, per il progetto CONNESSIONI, ho scelto di lavorare su una in particolare: si tratta di “Attraversando Porta Nigra 2018” n.2, un calco in terracotta refrattaria che durante la cottura è esploso un diversi pezzi che si sono cotti riportando divergenze cromatiche. Nel marzo del 2020, avendo avuto cura di conservare ogni singolo frammento, ho potuto ricollocarli e ricostruire la forma. Nel progetto Connessioni, mi propongo di riportare l’immagine di questa forma fratturata su un tessuto idoneo alla stampa e di ripercorrere le saldature dei frammenti attraverso la foglia d’oro, per simulare in modo anche giocoso e ironico, l’antica tecnica giapponese del kintsugi o kintsukoroi, usata per la riparazione del vasellame. In un secondo momento, all’interno del mio mese di residenza a MESIA SPACE, vorrei dedicarmi ad alcuni interventi pittorici sullo sfondo monocromo su cui è stampata la forma iniziale. Ho pensato di stampare l’immagine in scala di grigi, su un tessuto utilizzato per la stampa delle bandiere, di grandi dimensioni, circa cm 200x450. Vorrei trasformare il momento dell’applicazione della foglia d’oro e degli interventi pittorici, in momenti performativi. Il lavoro in tutte le sue fasi di elaborazione, sarà esposto appendendo il tessuto su un listello o cavo teso all’interno della vetrina.

Benedetta Galli (1976, Perugia) Si diploma all’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia nel 2000 con i docenti Sauro Cardinali e Aldo Grazzi per la cattedra di Pittura; Bruno Corà e Aldo Iori per la cattedra di Storia dell’arte. Nel 2001 consegue la qualifica di restauratore presso la Scuola Edile di Perugia. Partecipa a progetti espositivi nazionali e internazionali. Il suo lavoro è presente nella Galleria ADD-art di Spoleto e in collezioni pubbliche e private tra cui si ricorda il Museo d’Arte Città di Ravenna e il MUSINF di Senigallia. Da alcuni anni collabora con il Centro per l’arte contemporanea Trebisonda di Perugia gestito da Danilo Fiorucci, Robert Lang e Lucilla Ragni. Tra i premi si ricorda la partecipazione come artista selezionato al Premio GAEM di Ravenna edizione 2013 e 2011, mostre curate dal Centro Internazionale di Documentazione sul Mosaico; nel 2015 il Premio Wildflowers di Torino per artista curatore, progetto finalista; nel 2012 Premio di Pittura Guasch Coranty, come artista selezionato, mostra curata dal Centro Tecla Sala di Barcellona, Spagna; nel 2005 vince Movin’up, premio curato dal GAI di Torino.

 

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