In occasione della settimana dell’arte a Roma, il 24 ottobre 2023, “Buccone” presenta la mostra “Miraggio” di Manuela Scannavini, con la partecipazione di Giovanni Trimani, a cura di Velia Littera della galleria Pavart.
All’interno di uno spazio suggestivo del centro storico di Roma, dedicato ai vini pregiati, Manuela Scannavini presenterà alcuni suoi dipinti che raccontano di miraggi contemporanei, illusioni sgretolate di una vita perfetta che in realtà non è mai. L’imperfezione invece è vita ma spesso non ne abbiamo la percezione.
Nella vita di tutti i giorni, crediamo che la felicità, il successo, l'amore o la realizzazione personale si nascondano in luoghi lontani; ci sforziamo incessantemente per raggiungere questi obiettivi, ma spesso scopriamo che l'illusione si è dissolta, e la realtà è ben diversa da come l'avevamo immaginata. Questo non significa che non dovremmo cercare la felicità o perseguire i nostri obiettivi, piuttosto dobbiamo adottare un approccio più realistico alla vita e imparare a distinguere tra ciò che è genuino e ciò che è solo un'illusione temporanea.
L'illusione umana può anche essere riflesso nella società moderna, dove l'immagine e la perfezione sono promosse in modo eccessivo, spingendo le persone a cercare costantemente di aderire a standard irraggiungibili. Questo può causare insicurezza, stress e una costante sensazione di insoddisfazione, come se ci fosse sempre qualcosa di migliore appena fuori dalla nostra portata. Non a caso il tema dell’utilizzo sproporzionato dei social media al giorno d’oggi che può creare un'illusione di realtà che non corrisponde necessariamente alla vita reale delle persone.
In conclusione, il tema della mostra racconta il legame profondo tra il miraggio e l’importanza d’imparare a riconoscere le false prospettive e cercare la vera sostanza al di là delle apparenze. Solo allora si può sperare di trovare una genuina felicità e realizzazione nella vita, evitando di inseguire miraggi che si dissolveranno inevitabilmente nel nulla.
Le tele della Scannavini presentano immagini sorprendenti, illogiche e spesso disturbanti, che sfidano la razionalità e cercano di sondare l'oscurità della psiche umana. I suoi volti indistinti ricordano certi dipinti surrealisti ed il vedo non vedo astratto ci ricorda effettivamente un’idea di illusione ottica che sfida le percezioni visive e che richiede un approccio più attento e riflessivo da parte dello spettatore per rivelarne appieno il suo significato.
Si ringrazia l’artista Giovanni Trimani, che per l’occasione esporrà alcuni dei suoi lavori in linea con il tema della mostra, e lo staff di Buccone per la disponibilità di una location così speciale.