...per fili e per segni (chapter and verse). Relational Art

Relational art action based on R. M. Rilke’s book The Notebooks of Malte Laurids Brigge. Cemetery of Santa Maria del Carmine – (Cimitero della Parrocchietta).

Il libro "I quaderni di Malte L. Briggs" di R.M. Rilke esplora il senso della percezione, della realtà delle cose e dell'impossibilità di coglierla, dell'identità e della vita. Una vita che non sia intesa come un semplice intervallo tra nascita e morte, ma che abbia una sostanza unica, che fa appunto l'identità dell'essere umano.

Al libro è dedicata la mostra personale Alle spalle degli dei, che Marco Berrettoni presenta per Rome Art Week presso la galleria ArtSharing Roma. 

E' emblematico questo passaggio del libro:

 Questo piacevole Hotel [Dieu] è molto frequentato. [...] Questo eccellente Hotel è molto antico, già al tempo di re Clodoveo III in alcuni letti vi si moriva. Oggi vi si muore in 599. Naturalmente in serie.
A fronte di una produzione così imponente, la morte singola non viene confezionata con particolare cura, ma d’altra parte poco importa. È il numero che conta.
Oggi, chi è disposto a spendere per un decesso ben organizzato? Nessuno. Persino i ricchi, che si potrebbero permettere di morire in modo compiuto, appaiono trascurati e indifferenti e il desiderio di una morte personalizzata si fa sempre più raro. Tra qualche tempo, altrettanto inusuale diverrà il desiderio di possedere una vita propria.
Dio mio, è tutto qui. Si arriva, si trova un’esistenza già confezionata, basta solo indossarla.
Si desidera passare a miglior vita o vi si è costretti; ebbene, niente di che preoccuparsi: ‘Voilà votre mort, monsieur ‘. Nei sanatori, dove si muore così volentieri e con tanta riconoscenza verso i medici e le infermiere, la tipologia del decesso è offerta dall’istituto. Non è affatto spiacevole. Ma se esso avviene tra le mura domestiche, è naturale prediligere la morte garbata degli ambienti distinti, quella che inizia, per così dire, con il funerale di prima classe e tutta la serie dei suoi magnifici rituali. Allora i poveri si radunano davanti a una di queste case e guardano fino a saziarsi. La loro morte, priva di orpelli, è ovviamente banale.
Sono contenti quando ne trovano una che grosso modo gli si adatta. Può andargli anche larga: un pochino, tanto si cresce sempre. Solo quando non chiude bene sul petto o strangola, c’è da tribolare.
 
Abbiamo perciò scelto un piccolo cimitero di campagna, quasi dimenticato, che giace ormai costretto tra i piloni dell'autostrada Roma-Fiumicino e quelli della ferrovia omonima: è noto nella zona come Cimitero della Parrocchietta. Nato nel 1781 era in origine una "fossa comune per i campagnoli indigenti" (così nei documenti) con povere tombe senza nome né croce. Oltre a dare riposo a tutti i braccianti agricoli e ai pastori della zona, di cui moltissimi vittime della malaria, nel 1855 fu necessario raddoppiarlo per ospitare le vittime dell'epidemia di colera. Da allora, divenne il cimitero di riferimento della zona, dove i braccianti riposano a fianco dei mezzadri e dei piccoli possidenti, ma anche - dagli anni Venti - degli operai della Borgata Trullo appena fondata. Un cimitero singolare però, dove i lapicidi, quasi a gara, hanno voluto nei decenni dare dignità a quelle persone, creando iscrizioni brevi ma significative - oggi raccolte sul sito web del Municipio Arvalia Portuense - che costituiscono quasi una nostrana Antologia di Spoon River. 
Partendo quindi dal libro e dalla storia del luogo che sarà raccontata brevemente dalla curatrice, Marco Berrettoni guiderà il pubblico a scrivere attraverso un alfabeto indecifrabile su leggerissimi fogli preziosi, che poi verranno legati ai rami degli alberi del cimitero: una gestualità riflessiva e un modo per ridare voce e consistenza a quelle persone, perché la loro vita non resti un lasso di tempo muto fra due date.  Ma attraverso segni non comprensibili perché, in fin dei conti, nessun essere umano è in grado di capire davvero la vita di un altro.
Sullo sfondo, gli attori di Argillateatri leggeranno dei passi del libro di Rilke e i testi delle lapidi stesse con la regia di Ivan Vincenzo Cozzi.
 
Con il Patrocinio del Municipio Roma XI, Assessorato alla cultura
 
INFO PRATICHE IMPORTANTI
Il cimitero di Santa Maria del Carmine - Parrocchietta, si trova lungo viale Isacco Newton, ma non ha numero civico. L'ingresso principale si trova comunque in prossimità del parcheggio per le automobili del McDonald's di via Castellina Marittina 14. Qui le coordinate di Google Maps: https://maps.app.goo.gl/RBZi5zeBdSMoaoS66
 
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Artists
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