Nelle opere di Carla Pugliano si evidenzia la smania di raccontare i silenzi, le ansie, le fragilità, la solitutidine, ma nche la volontà di riscatto, tematiche universali che trascendono il tempo e restano sospese nell'eternità. In una melanconia riflessione sul senso del tutto, emerge il desiderio ossessivo di dare una scolpitura ai pensieri, fissandoli nella pelle madreperlacea delle figure, nella sottile inquitudine degli sguardi dove maschile e femminile si fondano, sprigionati da una corrosiva passione. LA nudità è un pentegramma su cui l'artista compone la sua melodia, il contrappunto, cercando cromatismi arditi, che graffiano la mente e inseganno che la bellezza è inganno e a volte sofferenza, e impone un aprofonda e dolorosa immersione dentro sè stessi, un'analisi spietata che conduce ai confini del tempo. Il concetto di Mimesi è espresso come "rappresentazione scenica" di uno stato d'animo, qiale tramite di un messaggio che si dissolve talvolta in scenari onorico-mitologici, altri in contesti surreali più astratti. In alcune tele emerge infatti il conflitto tra la tradizione e la contemporaneità tra la pazienza di chi costruisce un incarnato e l'istinto che porta a liberare spatolate materiche e pennellate indisciplinate, alla ricerca di un viscerale "punto di rottura"