In occasione della Rome Art week, la sede di Roma della European School of Economics in Corso Vittorio Emanuele II, n. 154, apre i propri spazi al pubblico per visitare la mostra personale dell’artista italiano Sossio, un evento in collaborazione con Aria Art Gallery.
La mostra dal titolo “Self-Transformism”, preannuncia il manifesto di un nuovo movimento culturale, di cui l’artista è uno dei principali esponenti. Le opere di Sossio sono ispirate dal pensiero innovativo e rivoluzionario di Elio D’anna, scrittore, filosofo, imprenditore, poeta e musicista, nonché fondatore della European School of Economics.
Il “Self Transformism” è una “Rivoluzione Individuale”, un movimento che pone l’individuo come unico creatore della propria realtà, la quale si riflette nel mondo degli eventi a seconda del proprio stato d’essere. In questo modo le pitture di Sossio rappresentano una trasformazione dinamica nel mondo interiore, un viaggio nel sogno nel quale l’artista, in assenza di paura, va a caccia delle proprie ombre. Attraverso l’utilizzo di una bassa, media e alta densità figurativa e figurale, come l’uso di cambi di ritmo plastico tipologico e cromatico, l’artista riesce a catturare il riflesso del suo ordine interiore, per trasformare gli stati d’essere in materia, procreando con ogni gesto nella sfida paradossale di rivelare una impeccabilità dimenticata.
Ogni individuo ha una impresa impossibile da realizzare, un evento da trasformare e qui l’artista deve rinunciare al proprio diritto di autore ponendosi come strumento della “Volontà”. Colui che osserva, può ammirare e scoprire sé stesso annullando così ogni distanza, ogni conflitto, ogni divisione. Pennelli, spatole, spazzole, plastiche e stoffe vengono utilizzate come supporto per tamponare forme e colori. Le tele vengono lavorate creando e tessendo volumi che consentono a colori e linee di trovare attraverso una complessa struttura formale, in forma dinamica, la loro propria armonia.Sossio utilizza la tela come un muro di ricordi da cui cancella ogni descrizione figurativa al fine di recitare con colori indelebili, un messaggio libero da ogni preconcetto.