Francesca Maffucci | CHX Paola Chartroux
Da un antico codice del ‘400 ritrovato sulle dolomiti, fino alle moderne enciclopedie sui frutti della terra e le piante della salute, gli erbari non finiscono mai di essere una fonte di ispirazione concettuale e grafica.
La bellezza delle piante officinali rende la loro immagine così adatta per l’arredamento degli ambienti da aggiungere un’ulteriore fonte di benessere alle già note qualità medicamentose.
Le piante stilizzate, rielaborate, stampate su mobili, accessori per l’arredamento e ceramiche ci accompagnano nei nostri interni, riscaldandoli con amore.
Domenica 31 ottobre, dalle 16, per il finissage sarà organizzata una dimostrazione pratica di decorazione con rullo floreale dove i visitatori potranno sperimentare e realizzare un loro decoro botanico su carta. ( su prenotazione)
Francesca Maffucci dopo aver frequentato la prestigiosa scuola di decorazione pittorica Institut Superieur de Peinture Van der Kelen di Bruxelles e, dopo aver lavorato come decoratrice pittorica e restauratrice in numerosi cantieri di decorazione e di restauro, crea nel 2013 Officine Adda. Nel 2015 approda nel rione Monti, in via degli zingari.
Qui apre uno spazio artistico in cui l’arte della decorazione può essere da lei declinata a 360 gradi, oltre che sulle pareti, su mobili, oggetti, carte da parati o su qualsiasi supporto che possa essere fonte di ispirazione.
Contro il consumismo, per il riuso, la conservazione e la memoria di mobili e oggetti.
Lo spazio Officine Adda volentieri si presta ad accogliere artisti e figure professionali che siano affini a questa filosofia.
CHX Paola Chartroux, vive e lavora a Roma.
Le prime sculture in creta nascono fin dal liceo artistico. Poi ha frequentato un corso di scultura su pietra e su legno in Svizzera, alla Hochschule für Gestaltung und Kunst di Zurigo.
Dopo aver lavorato per anni come illustratrice e poi come documentarista negli ultimi anni ha deciso di dedicarsi esclusivamente al suo antico amore: la scultura. Le sue creazioni sono spesso donne, fatte di linee curve, rapite da un’idea, accarezzate da brezze marine, che si tuffano nell’acqua salata. Dalla sua passione per il mare nascono le “Rose dei venti”: Maestrale, Scirocco, Libeccio, figure femminili che guardano verso Sud. I loro capelli indicano la direzione del vento. Il vento come motore dell’anima.